“Vogliamo delle risposte e le vogliamo ora”. Queste le parole di Claudia Majolo, presidente di
Upavv e organizzatrice del sit-in fuori al tribunale di Napoli.
“Questa manifestazione nasce dalla necessità di avere risposte certe in tempi brevi dell’esame di abilitazione. Chi ha sostenuto gli scritti nel 2019, chi deve sostenere gli orali della sessione e coloro che devono sostenere a dicembre l’esame per la prima volta, non può più sopportare questa situazione di stallo dovuta anche all’epidemia di Covid-19. Abbiamo inviato istanze alle corti d’appello in tutta Italia per conoscere a che punto fossero le correzioni: le risposte, laddove arrivate, sono state vaghe e imprecise, gettando ancora di più nello sconforto i migliaia di praticanti avvocato che vedono allontanarsi sempre di più la speranza di accedere, finalmente, al mondo del lavoro. Non si può più aspettare, il governo e le istituzioni devono dare risposte chiare e precise, così come è stato fatto per una miriade di altre professioni. Non possiamo essere considerati dei professionisti di serie B, la nostra battaglia coinvolge un esercito di anime silenziose e senza voce. Sono stati proposti diversi emendamenti al decreto rilancio ma, ancora oggi, non si sa quale strada seguire.
Il tempo è scaduto: il governo, nella persona del ministro Bonafede, deve rispondere alle nostre rimostranze senza indugio. Ci sono in ballo le nostre vite e tutto il nostro lavoro.
La presidente Majolo, inoltre, fa un appello al governatore della Campania Vincenzo De Luca. “Gli effetti della pandemia sono sotto gli occhi di tutti. Sin da ora si deve pensare a una soluzione per tutelare tutti coloro che si troveranno a dover sostenere l’esame 2020. Come si potrà rispettare il distanziamento sociale? Come si potranno indossare le mascherine per almeno 9 ore al giorno? Chiediamo al Presidente della Regione di prendere posizione, ci rivolgiamo a lui proprio perché grazie al suo rigore e alla sua intransigenza la Campania ha saputo affrontare a testa alta una situazione drammatica.