Gli avvocati stanno manifestando per denunciare la paralisi del sistema giudiziario. I Consigli dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, Avellino, Benevento, Napoli Nord, Nola, Santa Maria Capua Vetere e Torre Annunziata hanno organizzato una manifestazione venerdì mattina. L’obiettivo è garantire la tutela dei diritti dei cittadini di fronte a una giustizia che fatica a funzionare adeguatamente.
La manifestazione si tiene presso l’Ufficio del Giudice di pace di Napoli, situato nell’ex caserma Garibaldi. Sono state invitate le rappresentanze politiche per partecipare a un confronto pubblico sulle difficoltà degli uffici del Giudice di pace.
I presidenti dei Consigli del Distretto di Napoli, tra cui Carmine Foreste e Fabio Benigni, hanno espresso preoccupazione per la carenza del personale e dei giudici, sia a livello quantitativo che qualitativo, negli uffici del Giudice di pace. Questa situazione crea un sovraccarico di lavoro che non può essere gestito efficacemente con le attuali risorse disponibili.
In questo contesto, bisogna considerare anche le problematiche legate al processo civile telematico, un sistema in vigore da oltre un anno. Questo sistema, nonostante le sue potenzialità, presenta ancora diversi inefficienze che contribuiscono ai ritardi nei procedimenti legali.
È frequente che le udienze vengano rinviate per periodi che possono arrivare fino a due anni. Tale lentezza rischia di aggravarsi ulteriormente con l’entrata in vigore di una riforma prevista a partire da ottobre 2025, che dovrebbe aumentare le competenze richieste agli uffici giudiziari.
Questa riforma potrebbe condurre a una paralisi totale della giustizia di prossimità, aggravando ulteriormente i problemi esistenti. Gli avvocati chiedono interventi immediati per rendere funzionale il ruolo del Giudice di pace. Tra le richieste principali vi è l’annullamento o, almeno, il rinvio dell’ampliamento delle competenze programmate per il 2025.
È urgente colmare le carenze di personale, sia tra i giudici che tra il personale amministrativo.
Sono necessari interventi strutturali per adeguare gli edifici alle esigenze del processo civile telematico.
Gli avvocati propongono una riforma del rito che preveda il ritorno all’uso dell’atto di citazione e la riduzione dei tempi per l’assunzione di nuovi giudici.
È fondamentale anche monitorare la produttività degli uffici e rivedere la distribuzione del personale in base ai flussi di lavoro. Questi interventi sono considerati essenziali per migliorare l’efficienza della giustizia, che deve poter rispondere tempestivamente alle istanze dei cittadini.
