Avvocati, l’Unione Praticanti insiste sulla riforma dell’esame.

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“Sono mesi che chiediamo a gran voce una riforma dell’esame di avvocato e adesso è giunto finalmente il momento di agire. Abbiamo presentato al governo un progetto di riforma dell’esame per renderlo più snello e al passo con i tempi. E, soprattutto, finalmente meritocratico. La nostra proposta, infatti, al posto delle tradizionali tre prove scritte, ne prevede una soltanto, consistente in un atto in materia civile, penale o amministrativa a scelta del candidato, eliminando gli obsoleti pareri di diritto. Successivamente al superamento della prova scritta, il candidato accederà all’orale che verterà su ordinamento forense, deontologia, diritto processuale e sostanziale. Punto fondamentale della nostra proposta è la motivazione a seguito di esito negativo da parte dei commissari, affinché ogni partecipante possa migliorarsi per la successiva sessione”.

La proposta di Upavv, però, è molto più ampia e coinvolge persino il mondo universitario. “Cambiare l’università è il primo passo per formare i nuovi aspiranti avvocato” – sostiene la Presidente Majolo. “Si deve pensare a dei percorsi diversificati a seconda della carriera che si vorrà intraprendere, anticipare la pratica e renderla effettiva, con continui e capillari controlli da parte di tutti gli ordini di appartenenza”.

Presidente Upavv
Dott.ssa Claudia Majolo

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