<A molti medici di medicina generale in servizio nei territori dell’Asl Napoli 2 e dell’Asl di Caserta sono giunte, su segnalazioni della Direzione Salute della Regione, alcune contestazioni rispetto a presunte violazioni tra gennaio a giugno scorsi, nelle prescrizioni di medicinali quali: ossigeno terapeutico, eparine a basso peso molecolare, inibitori di pompa protonica, antibiotici, vitamina D ed analoghi. Siamo al paradosso! Questi medicinali sono menzionati dal protocollo terapeutico anti Covid e sono stati usati e prescritti nella prima parte di quest’anno quando la pandemia procurava più morti> dichiara Luigi De Lucia, Segretario Regionale del Sindacato Medici Italiani (SMI) della Campania.
<I medici campani di medicina generale con le prescrizioni dei farmaci sotto accusa da parte della Direzione Salute della Regione, hanno inteso solo combattere la pandemia da Covid nella nostra regione e allo stesso tempo curare gli ammalati nelle loro abitazioni. In questo modo si è potuto alleggerire la pressione sugli ospedali messi sotto stress dalle tantissime richieste di soccorso e di assistenza>.
<Allo sforzo generoso dei medici, insieme al rischio personale altissimo in cui incorrono tutti i giorni per contrastare la pandemia, si risponde con contestazioni e con un atteggiamento ottusamente burocratico. Si ritirino le contestazioni ai medici e si cambi direzione nelle politiche sanitarie della Regione Campania!> conclude de Lucia.