Enti locali, dal 1990 ad oggi 556 dissesti, il 70% al Sud.

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“Negli ultimi 27 anni, secondo una nostra ricerca, i dissesti dichiarati dai Comuni sono stati 556. È un dato che fa riflettere soprattutto perché il 70 per cento dei dissesti si è verificato nel Sud Italia e nelle isole, e la maggior parte è avvenuta in città con meno di 15 mila abitanti. Sono dati significativi, per contrastarli occorre introdurre metodi di calcolo che ci consentano di prevenire il dissesto, intervenendo in una fase precedente con l’introduzione di un rating finanziario che dovrebbe portarci a conoscenza della salute degli enti locali”. Lo ha detto Mario Michelino, consigliere dell’Ordine dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli, aprendo il convegno “La crisi dell’ente locale e le procedure di risanamento”.

“Promuovere, nel generale contesto di difficoltà finanziaria degli enti locali, il dibattito sugli strumenti previsti per il risanamento degli stessi enti e per rimarcare il ruolo del revisore in tale contesto è uno degli obiettivi dell’Ordine dei dottori commercialisti di Napoli”, ha evidenziato in un messaggio Vincenzo Moretta, numero uno Odcec partenopeo.

Salvatore Palma, consigliere d’amministrazione della Cassa dottori commercialisti, ha rimarcato: “Molti Comuni del Sud sono a rischio dissesto. A Napoli abbiamo visto la nascita della procedura di riequilibrio, una norma che però con la depressione economica in corso non ha dato i risultati sperati. Gli enti in dissesto pesano sul rating e sul debito pubblico dell’intero Paese, occorre una riflessione da parte dello Stato. Noi commercialisti siamo pronti a fare la nostra parte”.

Secondo Paolo Longoni, consigliere d’amministrazione della Cassa ragionieri, “la crisi degli enti non è mai improvvisa. Gli elementi di diagnosi devono essere desunti dal professionista con tempestività per consentire il ricorso più tempestivo possibile alle procedure di risanamento. Un approccio non formale e non burocratico, diretto all’accertamento dei segnali di squilibrio, è la chiave di riuscita di un intervento corretto”.

Fortuna Zinno, consigliere Odcec Napoli, ha sottolineato: “Il ruolo del commercialista in questo ambito è fondamentale: i politici devono rendersi conto che si tratta di un valore aggiunto che può fornire quelle tecniche utili al risanamento ed alla crescita dell’ente locale, permettendo agli stessi esponenti delle istituzioni di amministrare il denaro pubblico nel modo più corretto”.

Hanno partecipato ai lavori Salvatore Varriale, presidente della Commissione di studio Enti Locali e promotore dell’evento, Federico Pica, docente di Scienza delle Finanze all’Università di Napoli “Federico II”; il dottore commercialista Rosario Poliso.

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