I notai incontrano gli studenti di Giurisprudenza della Federico II.

- pubblicità -

Non è vero che la professione di notaio è accessibile esclusivamente ai figli di notai (soltanto il 18 % dei vincitori di concorso è figlio d’arte), non è vero che il notaio guadagna molti soldi solo per ‘mettere una firma’ (il lavoro preliminare, caratterizzato da una serie di verifiche e di indagini che sono volte a garantire il cliente, è lungo e delicato). Ed ancora: non è vero che l’assegno da staccare in uno studio notarile è molto consistente perché il notaio si fa pagare caro il suo lavoro (la maggior parte delle spese, ad esempio di un rogito, consiste in tasse che il notaio, con il notaio che deve obbligatoriamente acquisirle dal cliente e versarle allo Stato. Infine non è vero che in altri Paesi del mondo, come gli Stati Uniti, dove non esiste la figura del notaio, acquistare un immobile è meno costoso: le parti, infatti, si devono far assistere da professionisti diversi e le spese sono superiori a quelle italiane.

Insomma sulla professione notarile girano una serie di false informazioni, vere e proprie fake news che è ormai tempo di sfatare. Ed è quello che un gruppo di notai ha fatto con gli studenti della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federico II, incontrati in occasione di un Seminario, che si è tenuto nell’Aula De Santis sul tema ‘Gli studenti incontrano le professioni legali: il Notariato’.

Dopo gli indirizzi di saluto del Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza della Federico II, Sandro Staiano e del Presidente del Consiglio Notarile di Napoli, Giovanni Vitolo, che hanno introdotto il dibattito – moderato da Christian Montella, Consigliere di Dipartimento – sono intervenuti Valeria Marzocco, professoressa Ordinaria di Filosofia del Diritto e responsabile della Commissione orientamento, tutorato e tirocini della Federico II e il notaio Antonio Areniello, Presidente della Fondazione Italiana del Notariato e docente di Diritto Notarile. A seguire gli interventi dei notai Paolo Aponte, Gaetano Di Giovine, Camilla Fiordiliso, Paolo Guida e Fulvia Mustilli (quest’ultima, in particolare, ha elencato le false notizie e i luoghi comuni che ‘girano’ sulla professione), i quali hanno evidenziato alcuni aspetti salienti della professione notarile per far comprendere agli studenti quali siano le prospettive, le criticità e gli aspetti positivi del lavoro del notaio.

Il concorso per diventare notai è difficile. Ma ‘chi studia lo vince’ è stato sottolineato dal notaio Guida proprio per incoraggiare gli studenti.

“A questo incontro – ha sottolineato il presidente Vitolo – abbiamo aderito con entusiasmo. Siamo presenti con quattro consiglieri distrettuali e tre colleghi che hanno affrontato varie tipologie di argomenti, per dare una giusta rappresentazione ai ragazzi che si vorranno formare un futuro e anche per far cadere quei luoghi comuni che riguardano la nostra professione”.

“I ragazzi che ambiscono a diventare notai – ha concluso Vitolo – sono sempre tanti. E’ un mestiere che attira sempre e il nostro compito è anche quello di rappresentare la nostra professione in quella che è la sua modernità attuale e in quelle che sono le prospettive future”.

Università telematica Unicusano presso il learning center di Pagani sede di esame