Nella giorno di San Francesco di Sales, protettore dei giornalisti, l’Arcivescovo di Napoli Cardinale Crescenzio Sepe ha voluto incontrare gli operatori dell’informazione nell’ambito di un seminario di aggiornamento professionale organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Campania e dall’Unione Cattolica Stampa Italiana che si è tenuto nella sede della Curia Arcivescovile a Largo Donnaregina.
Hanno preso parte all’incontro anche il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, il presidente UCSI Campania Giuseppe Blasi (già direttore della TGR Rai Campania) ed in qualità di relatore il Prof. Giuseppe Acocella, Magnifico Rettore dell’Università Giustino Fortunato di Benevento ed emerito Ordinario di Filosofia del Diritto all’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Delicato e di estrema attualità il tema dell’incontro, “La deontologia ai tempi di internet”.
Si è soffermato sulla necessità di “rincorrere la notizia” e di non farsi travolgere dal marasma di informazioni che viene dalla rete in generale e dai social networks in particolare Giuseppe Blasi.
Ha invece sottolineato l’importanza degli incontri di aggiornamento professionale continui e, per il terzo triennio consecutivo, a costo zero per il giornalista, il Presidente Lucarelli.
“Non abbiate paura”, è stata l’esortazione che il Cardinale Sepe ha voluto porgere ai giornalisti che hanno gremito la sala, facendo anche riferimento alle aggressioni subite dai giornalisti Petino e Iovine nei giorni scorsi.
Particolarmente denso di spunti di riflessioni come suo solito l’intervento del Prof. Acocella, che ha sottolineato come la diffusione delle “gazzette” nel periodo illuministico fosse stata un passo fondamentale per l’inizio del cammino verso le democrazie compiute, insieme naturalmente all’alfabetizzazione di massa, ed inoltre come la difficoltà, ma anche l’opportunità del mestiere del giornalista sia quella di saper cogliere ed interpretare lo spirito del tempo anche in contesti sempre più mutevoli come quelli attuali, con la lente della responsabilità sociale, altrimenti i codici deontologici rischiano di rimanere fine a sè stessi.