a cura dell’Avv. Claudia Graziani
La storia di ciascun Paese è segnata da eventi storici, culturali e sociali, che si innestano in modo sincronico. Un solo elemento che non sia in asse con il contesto temporale crea dissonanza.
E’ ciò che avviene forse in ogni epoca, e ogni volta l’uomo si ripropone di non ripetere gli errori precedenti.
La scienza è ormai fantascienza, il virtuale sembra realtà, la socialità è quasi sostituita dalla comunicazione a distanza. Che sia un bene o un male non è ancora chiaro a molti. Potrebbe essere utile comprendere se di questo passo l’umanità stia costruendo un sano progresso, e quanto malessere si rilevi nella quotidianità a fronte dei benefici ottenuti.
La bilancia si sa, non è mai clemente: la maggioranza delle persone non vive bene.
E non è solo un problema di scelte politiche, o sociali, ma anche economiche; a molti Paesi viene negata la possibilità di progredire in modo naturale, e ad altri addirittura è negata persino la sopravvivenza. E poi c’è la sfacciata opulenza, che regna indisturbata tra le ombre di pochi e ben organizzati. Equilibri macroeconomici, di cui siamo responsabili, ma la speranza di un mondo migliore è ancora viva, si può ricominciare dalle piccole cose.
Ciò che possiamo cominciare a fare è garantire una giusta tutela della dignità umana, che passa anche attraverso una equa condivisione delle risorse ambientali sociali e culturali che siano. Se sulle carte si è passati dal concetto di integrazione a quello di inclusione, ciò non accade nella realtà.
Integrare è mettere insieme le persone, e poi a ciascuno il proprio destino, disgiunto da quello altrui.
Si è insieme ma divisi. L’inclusione è un processo molto più avanzato, democratico, dignitoso, perfetto: significa dare a tutti le stesse possibilità, significa camminare insieme, condividere, fare delle differenze una ricchezza, e diventare cittadini del mondo.
I confini geografici non sono limiti umani, ma solo territoriali, e non sono invalicabili se a unire c’è la volontà comune di costruire insieme. Inclusione è portare l’altro sulla mia strada e condividerne i successi e le necessità.
L’importanza del dialogo tra le Nazioni è il senso di un’inclusione perfetta, ormai tanto agognata, ma non per questo scevra da difficoltà.
Includere è ‘’rimuovere gli ostacoli’’, e ciò è possibile solo attraverso l’incontro. Ci sono tanti modi per ‘’incontrarsi’’, è possibile partire dalle piccole cose, a tavola per esempio, attraverso le tradizioni culinarie, o tramite l’arte, la moda, perché la verità è che ogni bellezza è incontro.
Essa deve essere intesa come armonia, empatia, condivisione.
E’ importante voler includere e saperlo fare, poiché la bellezza, come ogni magia, è un filo delicatissimo.
Aprire i propri spazi non è affatto facile, ma necessario, per il benessere personale, per una sana e giusta evoluzione, ma soprattuto per prendersi cura della bellezza che si nasconde nell’altro.
Progetti inclusivi vivono in molte menti, una di quelle siamo noi, che vogliamo includere l’altro attraverso l’incontro, il dialogo, il rispetto. Incontrarsi a tavola, nel cibo, nei tessuti, nell’arte, e potremmo finalmente usare la tecnologia per consolidare legami già alimentati nel tempo.
Noi siamo già all’opera, e vi terremo informati sui prossimi progetti. Il nostro scopo è unire le forze, crescere insieme, condividere, prenderci cura della bellezza, qualsiasi volto abbia.
Stay tuned!