L’IA generativa al centro di un evento a Roma. Costante: «Rischi per il lavoro, serve un tavolo di confronto con gli editori»

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«L’intelligenza artificiale è un’opportunità, ma occorre che l’uso sia regolamentato. C’è il rischio di un riduzione della domanda di lavori poco professionalizzati e nell’informazione ci sono figure molto professionalizzate, intermedie e poco professionalizzate: con l’IA generativa i posti di lavoro di queste ultime sono messi a rischio». Così la segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante, partecipando all’evento ‘La Fabbrica della Realtà Giornalismo e informazione nell’era dell’IA generativa’ organizzato al Museo Maxxi di Roma giovedì 23 novembre 2023.

«L’autoregolamentazione da parte degli editori è necessaria, ma non sufficiente. Serve un tavolo di confronto con il sindacato», ha aggiunto Costante nel corso del panel dal titolo ‘Professione giornalista: un mestiere aumentato o a rischio?’ cui ha partecipato con il presidente dell’Ordine nazionale, Carlo Bartoli e con l’amministratore delegato dell’agenzia Ansa, Stefano De Alessandri.

«L’elemento discriminante – ha rilevato Bartoli – è la trasparenza nei confronti del lettore. I contenuti dovrebbero essere distinguibili, anche sulla base di una nostra autodeterminazione». Da qui la proposta di «un sistema simile a quella dei Creative Commons – ha proseguito – con l’utilizzo di simboli che potrebbero definire le modalità di costruzione della notizia, anche se dire se un articolo è costruito con o senza ausilio dell’IA è troppo poco, occorre specificare le procedure utilizzate».

Sull’impiego dell’intelligenza artificiale in redazione si è soffermato De Alessandri. «Nel breve termine sarà di ausilio per i giornalisti per compiti che nessun essere umano può affrontare, nel medio termine sarà un’opportunità per creare nuovi prodotti e lavorare su nuovi mercati, nel lungo termine ci sarà una ridefinizione del perimetro in cui saranno ridefiniti tutti i ruoli», ha osservato.

Al direttore dell’Ansa, Luigi Contu, il compito di intervistare il sottosegretario all’Editoria, Alberto Barachini. «Ritengo che il tema dell’IA dovrà entrare anche nel dibattito sul rinnovo della legge sull’Ordine dei giornalisti, quando inizierà l’iter parlamentare – ha evidenziato l’esponente di governo – Intanto ritengo utili alcune innovazioni, come etichettare i contenuti creati con l’ausilio dell’intelligenza artificiale o introdurre marcature temporali dei contenuti, oltre che rafforzare la responsabilità del giornalista».

Perché programmi di intelligenza artificiale vengono già utilizzati nelle redazioni e servono, ad esempio, a tradurre le agenzie internazionali, a classificare le notizie, per creare newsletter settoriali o generaliste «che prima venivano fatte ‘a mano’ da ognuno di noi», ha fatto notare Contu, per il quale «l’IA è una grande opportunità, ma ci sono molti rischi e limiti. Serve – ha ammonito il direttore – un atteggiamento laico, partendo dalla centralità dei redattori e investendo in un utilizzo intelligente delle nuove tecnologie».

All’incontro, aperto dal presidente dell’Ansa, Giulio Anselmi, e moderato dai giornalisti Alessio Jacona e Massimo Sebastiani, hanno preso parte anche il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, Agnese Pini, direttrice del Quotidiano Nazionale Network QN, dirigenti d’azienda, docenti universitari.

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