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Nomi che hanno fatto la storia della medicina napoletana e, in molti casi – come per il professor Francesco De Lorenzo – anche italiana, si sono ritrovati in quella che per tutti è la casa di una vita: l’Ordine dei Medici di Napoli, per onorare i 60 e i 70 anni di laurea. Tra i medagliati, tanto per citare alcuni dei più noti, Fernando Gombos, Armido Rubino, Giancarlo Corsini.
Giunto al traguardo dei 60 anni di laurea, anche il cardiochirurgo Maurizio Cotrufo: autore del primo trapianto di cuore del Sud Italia (nel 1988) e grande maestro per più di una generazione di cardiochirurghi. In un’intervista di qualche anno fa, proprio lui ricordava: «Andammo a Barcellona a prendere quel cuore su un aereo messo a disposizione da Spadolini, che ai tempi era Presidente del Consiglio. Del nostro ritorno ho un ricordo quasi onirico. Nonostante fosse notte, trovammo un fiume di gente nei viali del Monaldi. Ci aspettavano come si aspetta all’aeroporto la squadra campione del mondo. Beh, a quei tempi tutto era diverso, e poi in un certo senso stavamo facendo qualcosa che mai era stata tentata prima in tutta l’Italia centro-meridionale». Come il professor Cotrufo, molti altri medici arrivati al traguardo dei 60 o 70 anni di laurea potrebbero raccontare storie che parlano di esperienza, passione e dedizione. «Per tutti noi è stato emozionante celebrare questi colleghi che rappresentano le nostre radici e sono d’esempio per le nuove generazioni», sottolinea il presidente dell’Ordine Bruno Zuccarelli.
«I 60 anni, e ancor più i 70 anni di laurea, rappresentano traguardi importanti – conclude Zuccarelli – un momento di grande emozione e riflessione sul passato e sul futuro della professione. Abbiamo consegnato le medaglie a colleghi che ci hanno insegnato tanto e che continuano a regalarci preziosi consigli. Professionisti che con il loro esempio tracciano la strada ai medici e gli odontoiatri di domani». Alla cerimonia ha preso parte, tra gli altri, la presidente CAO, Sandra Frojo.