In una nota Ernesto Esposito segretario Smi Napoli segnala il forte incremento dei carichi burocratici scaricati sui medici di medicina generale da parte degli specialisti del territorio e degli ospedali cittadini.
Stiamo assistendo, aggiunge il sindacalista Smi, dopo la pausa estiva a lunghissime code presso gli studi dei medici di medicina generale da parte di assistiti dimessi dagli ospedali o dai pronto soccorso senza il certificato telematico inps come previsto dalla normativa vigente,manca difatto il filtro amministrativo ospedaliero.
Inoltre la mancata elaborazione delle ricette dematerializzate da parte degli ospedali e specialisti territoriali determina un sovraccarico di affollamento in tutti gli studi con attese di molte ore per i pazienti.
Ci appelliamo alle direzioni generali degli ospedali più grandi di Napoli affinché mettano in condizione il personale medico di queste strutture di poter elaborare gli atti amministrativi di loro competenza previsti dalla legge liberando i medici di famiglia ed attuando il filtro amministrativo di loro competenza.
Segnaliamo inoltre un aumento considerevole di accessi in ambulatorio per sindromi similinfluenzali e covid negli ultimi giorni che sono trattati e risolti dai medici di famiglia senza ricorrere agli ospedali , quindi è necessario liberarci dalla burocrazia al fine di avere piu’ tempo disponibile per la gestione delle cronicità e per la prevenzione. A tal proposito proponiamo la abolizione a livello Nazionale di molti piani terapeutici la cui elaborazione determina molte indagini ed accessi in studio per ogni singolo paziente rallentando tutte le altre attività”
Infine ricordiamo che il medico di medicina generale non ha ferie, malattia, tredicesima, lavora circa 10/12 ore al giorno e come libero professionista a partita iva restituisce circa il 50% dello stipendio annuale allo Stato con le tasse,un sistema non più al passo con i tempi da rivedere per incentivare i giovani colleghi alla medicina generale.