“Il bilancio sociale, costituisce il miglior modo per illustrare ciò che i numeri, da soli non possono esprimere, ovvero l’identità sociale del nostro ente. In particolare in questo momento di estrema difficoltà con 460mila imprese a rischio fallimento e un milione di lavoratori che potrebbero perdere l’occupazione.
Si tratta, infatti, di uno strumento di rendicontazione che integra i dati economico-finanziari contenuti nel Rendiconto annuale con informazioni di natura non finanðziaria, espresse in termini sia numerici che narrativi”. Queste le parole di Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, in apertura del webinar “Il bilancio sociale” – analisi di un caso pratico il bilancio sociale dell’Odcec di Napoli 2016/2019″ organizzato dall’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Napoli.
“L’obiettivo, è quello condividere le informazioni rispetto alle attiviðtà istituzionali svolte nel corso del quadriennio di riferimento – ha aggiunto – e dare così conto del grado di coinvolgimento e partecipazione del nostro Ordine alla vita sociale della nostra comunità e dei nostri iscritti. L’Ordine sta anche attuando un percorso di valorizzazione della nostra professione attraverso una comunicazione che ponga in risalto non solo le competenze tecniche che ci caratterizzano, ma anche la nostra capacità di assumere ruoli rappresentativi nel tessuto economico e sociale”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Mariano Bruno consigliere segretario, che ha sottolineato come “il ‘bilancio sociale’ sia in realtà anche un ‘bilancio di mandato’. La scelta spontanea di intraprendere un percorso virtuoso, per rendere l’ordine un’istituzione sostenibile, attenta all’eccellenza e alla legalità dei suoi processi, ha permesso di essere un punto di riferimento anche per altri enti istituzionali. Aver realizzato progetti ad impatto sociale, culturale e territoriale, come anche i protocolli d’intesa e tavoli tecnici, sono la dimostrazione fattuale dell’impegno profuso sul territorio. Tale impegno, oltre che formativo, può essere considerato un investimento prioritario sul territorio”. (ANSA).