Oggi è un giorno davvero triste, dopo l’annuncio dello staff Le Iene, che comunicano la morte di Nadia Toffa, la conduttrice e inviata del programma, che da dicembre del 2017 lottava contro una dura battaglia: il tumore. Tantissimi i messaggi e i ricordi condivisi via social dopo la sua scomparsa. I colleghi della trasmissione Mediaset, gli amici, i fan, tutti sconvolti, Nadia ha lasciato un vuoto incolmabile, il suo sorriso e la sua forza vivranno per sempre nei nostri cuori come un tatuaggio indelebile. Chi ha lavorato con lei, per una stagione o anni interi; chi l’ha semplicemente incrociata nei corridoi; chi l’ha conosciuta sui social o nel corso di una serata non può dimenticare la sua energia contagiosa. La sua scomparsa lascia un vuoto immenso per il nostro Paese, Nadia era un simbolo non solo per la televisione italiana, perché era una donna speciale.
Era amata e seguita da milioni di persone, adorata da chi ha avuto il piacere di conoscerla e non solo. Giornalista colta, preparata, corretta, libera, coraggiosa, onesta. Tante sono le sue battaglie e tante le avventure che la ricordano, Nata a Brescia il 10 giugno del 1979, dopo il debutto nell’emittente locale Nadia Toffa era diventata inviata delle Iene nel 2009, evidenziandosi per importanti inchieste sulle truffe ai danni del servizio sanitario nazionale, sulle slot machine, sullo smaltimento del traffico di rifiuti illegali in Campania, sull’Ilva di Taranto (che le ha conferito la cittadinanza onoraria), sull’infanzia violata. Nel 2016 era stata promossa alla conduzione del programma. Ha raccontato il suo impegno sociale e di denuncia in libri come “Quando il gioco si fa duro”, uscito nel 2014, dedicato al tema della dipendenza dei giochi d’azzardo., e ha ricevuto tra l’altro il Premio internazionale Ischia di giornalismo nel 2015 e il premio Luchetta nel 2018. Tutto questo semplicemente per dirti grazie Nadia, grazie “Wonder”.