Altro che dare la colpa agli infermieri. Per noi è grande il risultato della nostra lunga battaglia contro la malagestione del San Giovanni Bosco di Napoli, al centro dello scandalo dell’infestazione di formiche: finalmente, nella seduta di ieri, la Giunta regionale della Campania ha preso atto della rinuncia all’incarico del direttore generale dell’Asl Napoli 1 Mario Forlenza. Una notizia che aspettavamo da tempo e che accogliamo con soddisfazione dopo la dura presa di posizione del presidente Antonio De Palma a difesa dei professionisti sanitari ingiustamente accusati di avere a che fare con il presunto sabotaggio ai danni della struttura, dopo aver assistito al ridicolo rimpallo di responsabilità da parte della dirigenza sanitaria.
“Apprendiamo soddisfatti che la Giunta del governatore De Luca ha finalmente provveduto a rimuovere un manager contro cui ci siamo battuti strenuamente per tutelare il buon nome e la reputazione degli infermieri, che sono professionisti degni di encomio al valor civile, impegnati h24 nelle corsie di un ospedale problematico dal punto di vista ambientale come il San Giovanni Bosco. Invece di premiare i colleghi per la loro abnegazione, ci è toccato vederli messi in mezzo per inadempienze che evidenziano esclusivamente le gravi mancanze nella gestione della struttura sanitaria. Un attacco alla professione infermieristica già vessata contrattualmente e sottoposta a quotidiane aggressioni”. Così Antonio De Palma, presidente del sindacato Nursing Up, ha commentato l’avvicendamento delle cariche di vertice dell’Asl Napoli 1.
Al nuovo commissario nominato, Ciro Verdoliva, già direttore generale del Cardarelli, vanno gli auguri di buon lavoro degli infermieri del Nursing Up, in attesa che intervenga nel giro del più breve tempo possibile sulla vergognosa vicenda dell’infestazione di formiche ristabilendo così nell’ospedale San Giovanni Bosco il necessario clima di serenità e di leale collaborazione tra personale sanitario e dirigenza, affinché si possa lavorare tutti insieme a vantaggio della collettività, garantendo ai cittadini il diritto alla salute e soprattutto la qualità dei servizi.