Un vero e proprio fulmine a ciel sereno quello esploso all’Ordine degli Avvocati di Napoli, si è venuto infatti a conoscenza dell’esistenza di cartelle esattoriali per l’ammontare di 1,1 milioni di euro praticamente ignote ai vertici del Consiglio.
Il presidente Tafuri ne è venuto a conoscenza per puro caso, quando viene comunicato il pignoramento presso il Corecom (con cui l’Ordine ha una convenzione relativa allo strumento della mediazione-conciliazione) di 65.000€ che spetterebbero all’Ordine.
Tafuri, in un primo momento pensando ad un malinteso, a quel punto convoca il direttore amministrativo il quale gli fa presente che la situazione debitoria dell’Ordine è reale dal momento che la base contributiva (che ammonta comunque a 12.000 iscritti) nel corso degli anni si è sensibilmente ridotta e che si era ritenuto di non dover pagare spese che esulassero dal mero pagamento delle spettanze ai dipendenti dell’Ordine (18 impiegati), la situazione poi era sfuggita di mano alla direzione amministrativa andando a creare l’ingente situazione debitoria attuale.
Tafuri, dopo aver sospeso il direttore amministrativo, e la Tesoriera dell’Ordine, anch’essa ignara della situazione, a questo punto si recano all’Agenzia delle Entrate ed ottengono la rateizzazione del saldo del debito. Stessa cosa con l’Inps dal momento che non risultano regolarizzati neanche i contributi previdenziali ed assicurativi dei 18 dipendenti fin dal 2014.
Andando a scavare poi nei bilanci dell’Ordine è emersa anche la morosità di diversi professionisti nel regolarizzare il pagamento della quota annuale di iscrizione all’Ordine (che ammonta a 170€ all’anno).
Sul piede di guerra il Sindacato Forense di Napoli che ha anche presentato un esposto alla Procura della Repubblica.