«I musei, l’architettura, i monumenti e le straordinarie bellezze dell’Italia non devono solo servire a fare cassa. Si cominci a rispettare la storicità di opere e luoghi attraverso le figure professionali operanti nel settore dei beni culturali». Ancora una volta, Isabella Adinolfi, eurodeputata del Movimento 5 Stelle, membro della Commissione Cultura del Parlamento Europeo, interviene sulla qualificazione delle figure operanti nel settore dei beni culturali ed annuncia la sua partecipazione all’evento #RILANCIAMOILPAESE.
Il 24 maggio si terrà la mobilitazione #RILANCIAMOILPAESE organizzata dalla community “Mi riconosci? Sono un professionista dei Beni Culturali”. Un evento che si propone di riportare il settore culturale al centro del dibattito pubblico italiano.
#RILANCIAMOILPAESE si svolgerà in diverse città italiane ed è indirizzato non solo ai professionisti dei Beni Culturali, ma anche alle Istituzioni, accademici, studenti, funzionari ministeriali, direttori di musei, teatri, biblioteche, precari e cittadini.
«Condivido totalmente questa iniziativa – spiega Isabella Adinolfi – ma la strada da percorrere è ancora lunga. Vorrei che si arrivasse ad una regolamentazione che possa certificare puntualmente il ruolo degli archeologi, storici dell’arte/conservatori, restauratori. Devono essere stabiliti i requisiti minimi di accesso alla professione sia per migliorare la gestione del patrimonio culturale italiano sia per tutte quelle attività rientranti nel mondo dei beni culturali».
«E’ incredibile, in Italia abbiamo i siti UNESCO più belli al mondo, nel solo Meridione, per citarne qualcuno, la Costiera Amalfitana, gli scavi di Pompei, i trulli di Alberobello ed i sassi di Matera. Abbiamo altri centinaia di territori che sono in attesa di essere riscoperti e ridati ai cittadini di tutto il mondo – conclude l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle – sistematicamente si parla dei numeri record dei visitatori dimenticando che ciascuna area va manutenuta, gestita, promozionata e raccontata. Facciamolo fare ai professionisti dei beni culturali, diamo nuova vita ai nostri tesori».