Resto al Sud 2020 per liberi professionisti: finanziamenti agevolati fino a 200.000 euro.

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a cura di CampaniaEuropa.it

Con il 2020, sono finalmente potenziati i finanziamenti agevolati della misura Resto al Sud per i liberi professionisti. Resto al Sud è il piano di incentivi per start-up e studi professionali nel Mezzogiorno.

Resto al Sud non è un bando e non prevede scadenze, né graduatorie.
È un incentivo “a sportello”: le domande possono essere presentate fino a quando ci sono fondi disponibili.

Quali professionisti possono accedere a Resto al Sud?

Le domande di finanziamento possono essere presentate da liberi professionisti di età compresa tra i 18 e 45 anni compiuti.

Gli incentivi sono erogati per attività libero professionali esercitate individualmente oppure in forma di società di professionisti aventi sede nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria). Può presentare la domanda:

  • chi nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda non risulta titolare di partita IVA;
  • chi, pur titolare di partita IVA nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda, non l’ha mai movimentata;
  • chi, pur titolare di partita IVA nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda, l’ha movimentata ma per attività associata a un codice Ateco non identico fino alla 3° cifra di classificazione.

* Per le società di professionisti è ammessa la partecipazione di soggetti senza i requisiti anzidetti per massimo 1/3 della compagine sociale.

Quali spese finanzia Resto al Sud per professionisti?

Sono ammesse tutte le spese da sostenere per l’acquisto di beni e servizi rientranti nelle seguenti categorie:

  • opere edili, nel limite del 30% del programma di spesa;
  • macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica;
  • programmi informatici e servizi I.T.C. connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti; utenze e canoni di locazione per gli immobili, acquisizioni di garanzie assicurative funzionali all’attività finanziata.

* Non sono coperte dalle agevolazioni le spese notarili ed il pagamento di imposte sugli acquisti (i.v.a.) e tasse.

Qual è l’importo erogabile e le altre condizioni dei finanziamenti agevolati Resto al Sud?

Ciascun professionista accede a un finanziamento agevolato fino a 50.000 euro. Nel caso di società di professionisti è riconosciuto un finanziamento agevolato fino a 50.000 euro per ciascun socio, fino al limite massimo di 200.000 euro. Le somme erogate sono così articolate:

  • contributo a fondo perduto nella misura del 35%;
  • finanziamento bancario a tasso zero fino al 65% delle spese ammissibili. Il prestito può essere rimborsato fino ad un massimo di 8 anni, e può essere assistito da un ulteriore contributo in conto interessi a fondo perduto.

* L’operazione può essere assistita dal Fondo di Garanzia per le P.M.I. La garanzia pubblica copre fino all’80% del finanziamento bancario.

Come presentare domanda di finanziamento Resto al Sud?

La domanda di agevolazione dev’essere presentata esclusivamente in via telematica utilizzando la procedura guidata sul portale dell’ente gestore Invitalia.

Resto al Sud non è un bando e non prevede scadenze, né graduatorie.
È un incentivo “a sportello”: le domande possono essere presentate fino a quando ci sono fondi disponibili.

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