«La Federazione nazionale della Stampa italiana è al fianco dei giornalisti della Rai e condivide le ragioni dello sciopero proclamato dall’Usigrai per domani, 29 dicembre». Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi. «I tagli all’informazione regionale e sportiva decisi senza alcuna occasione di confronto e, soprattutto, in assenza di un piano industriale e di un piano editoriale – aggiunge – produrranno un mero impoverimento dell’offerta informativa. Il rilancio dell’informazione Rai richiede, pur nel rispetto dei ruoli, il coinvolgimento e il confronto con i giornalisti sul futuro del servizio pubblico».
Per il segretario Fnsi, «è necessario un piano industriale che ridisegni e rafforzi l’offerta informativa della Rai anche sulle nuove piattaforme, valorizzando le professionalità di cui l’azienda dispone. È pertanto auspicabile – conclude Lorusso – che i vertici aziendali colgano la disponibilità del sindacato al confronto, ribadita nelle ragioni dello sciopero, superando qualsiasi logica di sopraffazione».
Disponibilità più volte ribadita dai rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico che nei giorni precedenti lo sciopero hanno più volte evidenziato, anche nei comunicati sindacali letti durante le edizioni dei telegiornali e giornali radio, il pericolo rappresentato dai tagli decisi dal vertice aziendale in termini di riduzione del diritto di cittadine e cittadini ad essere correttamente informati.
«Tagli lineari che poco rispondono alle esigenze dei cittadini e dell’azienda e molto invece agli interessi di concorrenti privati», rilevava l’Usigrai annunciando lo sciopero delle firme che ha preceduto l’astensione dal lavoro e ricordando che «la scelta dell’azienda di non aprire un confronto serio e leale con le parti sociali ha costretto il sindacato a denunciare la Rai per comportamento antisindacale».
In segno di solidarietà con le giornaliste e i giornalisti del servizio pubblico, il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, si è recato oggi, martedì 28 dicembre, in visita alla sede Rai di Venezia. «Pronti a sostenere le lotte in ogni sede, compresa quella giudiziaria, contro tagli decisi in modo arrogante e senza confronto», il suo commento.