a cura di Alfonso Angrisani responsabile nazionale Network della disabilità
In Italia il numero dei lavoratori che opta per lo smart Working è in aumento , e vale per diversi settori produttivi, non rimane solo un ambito ristretto per alcuni istituti bancari e per alcune multinazionali .
Per smart Working o lavoro agile si intende una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato” stabilita mediante accordo tra le parti, caratterizzata dall’utilizzo di strumenti tecnologici, eseguite all’esterno dell’azienda .
Le prestazioni lavorative possono essere svolte direttamente dalla propria abitazione con l’ausilio di mezzi informatici.
Oltre ad abbattere di gestione di trasporto si garantisce al lavoratore un ambiente sereno , con meno stress e maggiore propensione al risultato
Ai lavoratori agili viene garantita la parità di trattamento – economico e normativo – rispetto ai loro colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie
A partire dal 15 novembre 2017, le aziende sottoscrittrici di accordi individuali di smart working potranno procedere al loro invio attraverso l’apposita piattaforma informatica messa a disposizione sul portale dei servizi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Come normativa di riferimento si ricorda la Legge 22 Maggio 2017 n°81 e la Circolare Inail 2 Novembre 2017 n° 48 .
La presente modalità lavorativa può rappresentare un valido sostegno per donne, lavoratori prossimi all’età pensionabile e per lavoratori disabili , e non solo .