“Il decreto anti-frode, nato per prevenire le truffe legate ai bonus edilizi, rischia di paralizzare il mondo delle agevolazioni per la casa e tutto ciò che lo circonda. Da cittadino prima ancora che professionista dico che è giusto bloccare le frodi ma con strumenti adeguati senza ripercussioni sull’intero sistema (contribuente-professionista-impresa) che poteva dare una buona spinta alla crescita del PIL dopo la pandemia. L’Odcec di Napoli Nord ha elaborato una proposta di modifica della norma che consente da un lato di limitare le frodi e dall’altro di rilanciare l’economia evitando di far morire le imprese che hanno investito nei superbonus con tutte le ripercussioni che ciò avrebbe anche sul livello occupazionale”.
Lo afferma Sandro Fontana, consigliere segretario dell’Odcec Napoli Nord, presieduto da Antonio Tuccillo, presentando la tavola rotonda, coordinata da Francesco Corbello, sulla tematica che si terrà domani, lunedì 14 febbraio, alle ore 15, nella sala conferenze dell’Ordine (via Diaz, ad Aversa) a cui interverranno Agostino Santillo (Commissione Lavori Pubblici a Palazzo Madama) e Giuseppe Buonpane (Commissione Bilancio a Montecitorio) e la commercialista Angela Arsenti.
“L’introduzione di un divieto generalizzato di cessione multipla dei crediti correlati ai bonus edilizi, operata dall’articolo 28 del decreto Sostegni ter – sottolinea Angelo Capone (consigliere dell’Odcec Napoli Nord) -, rischia di provocare il crack di interi settori economici con notevoli ricadute sul piano socioeconomico in un contesto già fortemente depresso a causa della emergenza pandemica. Occorre pertanto che il Governo, o in subordine le forze politiche presenti in Parlamento, operino nella direzione della correzione di questa stortura che peraltro cambia le regole a partita in corso”.
“La conseguenza del provvedimento – osserva Gerardo Carleo (referente dell’Occ di Napoli Nord) – è stata l’immediata ed ennesima sospensione delle attività di cessione dei crediti di imposta. Alcuni soggetti tra cui Cassa Depositi e Presiti, Poste Italiane e la maggior parte degli istituti di credito hanno sospeso l’accesso alle piattaforme. Il corto circuito dell’intero comparto edilizio – aggiunge -, rischia di avere pesanti e pericolose ripercussioni sulle imprese, sui committenti dei lavori e sull’economia generale del paese. I commercialisti segnalano le criticità e propongono concretamente le modifiche da introdurre urgentemente”.
“I dati esposti dal direttore dell’Agenzia delle Entrate – evidenzia Enrico Villano, presidente della Commissione Fallimentare dell’Odcec Napoli Nord) – evidenziano inequivocabilmente quello che noi commercialisti fin dall’inizio abbiamo gridato a gran voce: qualsiasi tipo di intervento non può prescindere dalla partecipazione attiva di chi, fattivamente e con competenza, fa sì che le norme vengano attuate correttamente. Per noi operatori del mercato non è una sorpresa scoprire che circa l’80% delle frodi relative ai ‘Bonus Edilizi’ siano riconducibili ad interventi per i quali non era prevista l’apposizione del visto di conformità da parte di un commercialista. Siamo convinti che il Decreto Antifrodi, introducendo dal novembre 2021 l’obbligatorietà del visto di conformità per tutti i ‘Bonus Edilizi’ – conclude Villano – per interventi superiori a 10.000 euro, sia sufficiente a ridurre drasticamente le frodi perpetrate fino a qualche mese fa; si tratta solo di attendere gli effetti del Decreto Antifrodi”.
(ANSA).