Tempo di bilanci per la Libera Rappresentanza dei Militari.

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Di strada ne ha fatta tanta il sindacato “Libera Rappresentanza dei Militari” dal giorno della costituzione ufficiale. Il Ministero della Difesa ha visto avvicendarsi diversi volti istituzionali, ma l’occhio vigile di LRM non è mai mancato. Per scoprire di più sulla storia della realtà che ha sede nel cuore di Palermo, abbiamo messo a confronto il presidente di Libera Rappresentanza dei Militari, Girolamo Foti, ed il vice presidente, Sandro Frattalemi.

Al presidente Girolamo Foti – In questa fase, che la storia collegherà alla pandemia COVID-19, il Sindacato LRM è risultato tra le organizzazioni più attive. Ci può sintetizzare le iniziative promosse?

“Abbiamo cercato di difendere la nostra vita in un momento davvero difficile. Siamo e siamo stati vittime e guerrieri, soldati chiamati a combattere contro un nemico invisibile che non guarda in faccia a nessuno. Io ed il vicepresidente Cav. Sandro Frattalemi, abbiamo deciso di dedicare tutto il nostro tempo libero ad ascoltare e rispondere a tutte le problematiche che ci indicavano i colleghi iscritti al sindacato Libera Rappresentanza dei Militari. Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione attiva dell’intera organizzazione composta dai comitati regionali del sindacato L.R.M., che sono presenti in Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia, Campania, Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte e Friuli Venezia Giulia. Si sono impegnati i vari dipartimenti tematici e le commissioni di categoria, oltre all’intero gruppo dirigente nazionale. Il primo passo dell’era COVID-19 è stato la PEC trasmessa il 10/03/2020 al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il Gen.C.A. Salvatore Farina, ed al Capo del 1° Reparto di SME ‘affari generali’, il Gen. B. Gaetano Lunardo. Nello specifico ci venivano segnalate una serie di problematiche da parte del nostro personale che, per via di mal interpretazioni delle direttive di SME ad opera di alcuni comandanti, non godeva dei diritti previsti in materia di licenze straordinarie”.

Al Vice presidente Cav. Sandro Frattalemi – Il presidente Foti ha spiegato che il primo passo fatto dal sindacato L.R.M. è stato quello di coordinare i comitati, di ascoltare i propri iscritti a prescindere dal ruolo ricoperto e fare da intermediario tra il personale, ovvero i vostri iscritti, l’amministrazione e la politica, al di sopra di ogni schieramento. Lei cosa aggiunge a quanto detto?

“Una serie di proposte per ridurre al minimo il rischio di contagio e garantire la tutela del personale. Mi riferisco alla distribuzione di kit per la tutela della propria incolumità, alla possibilità di controllare lo stato di salute dei militari con i tamponi, all’attivazione del servizio h.24 di turnazione tra le caserme presenti sul territorio nazionale. Il tutto per venire incontro alle esigenze dei militari e dei loro familiari. Abbiamo richiesto la sanificazione di tutte le strutture in patria e fuori dai confini nazionali, oltre a cercare di evitare l’impiego dei militari nell’operazione ‘strade in sicurezza’ nei comuni fuori dalla propria regione di appartenenza. Per quanto concerne il sindacato, abbiamo fornito un servizio online gratuito a tutti i nostri iscritti, puntando sul teleconsulto, al fine di permettere ad ognuno di loro di segnalare velocemente qualsiasi tipo di problematica attraverso l’uso di Skype”.

Al presidente Girolamo Foti – Oltre all’impegno e al dialogo con l’amministrazione, il vostro sindacato offre anche dei servizi ai tesserati?

“Certamente. Tra l’altro, grazie ai nostri Partners, sono numerosi. Abbiamo stipulato una convenzione con “Amica Card”, una carta che permette ai militari di risparmiare fino al 50% dei costi in oltre 50mila attività convenzionate in tutta Italia. Nella fase 2, tutti noi intendiamo stare vicini agli operatori della ristorazione, ai dentisti, agli avvocati, ai titolari di negozi d’abbigliamento, articoli da regalo, strutture turistiche e tanto altro ancora. Con i centri fiscali Unsic, i nostri iscritti potranno compilare gratuitamente il 730 online comodamente da casa. Abbiamo sottoscritto una convenzione con ‘DaVinci’, servizio di consulenza e assistenza medica online, per prenderci cura della salute dei nostri iscritti e dei loro familiari nel periodo del COVID-19. Per gli spostamenti, ci siamo accordati con l’azienda lowcost di autonoleggio “Sicily by car”, ottenendo sconti fino al 15% riservati a tutti nostri tesserati. Per la formazione, il ponte è stato aperto con la CESU. Abbiamo rinnovato diverse convenzioni con studi legali ed esperti di medicina legale, offrendo consulenze gratuite ed assistenza al minimo dei tariffari previsti degli ordini professionali. Non mancano agenzie assicurative e finanziare. Altri progetti sono in via di sviluppo grazie al dipartimento convenzioni che, insieme a tutti i comitati regionali, sta organizzando il lavoro a livello locale e nazionale”.

Al presidente Girolamo Foti – Come avete tutelato i vostri iscritti?

“Abbiamo lavorato per garantire il meglio ai nostri colleghi. Per quanto concerne la loro tutela, con il vice presidente cav. Sandro Frattalemi abbiamo mediato tra le esigenze del nostro personale, la nostra amministrazione e la politica, restando al di sopra degli schieramenti. Abbiamo coinvolto il Presidente della Commissione Difesa, la senatrice Laura Garavini, l’On. Paolo Russo, il già Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta; il già Gen. C.A. Carmine De Pascale. Con loro abbiamo trattato la questione dei fondi al comparto sicurezza, la tutela della salute  ottenendo importanti risultati grazie al dialogo costruttivo con l’amministrazione e la politica. A differenza di alcuni ‘personaggi in cerca di autore’, che hanno cercato disperatamente di prendersi i meriti dei nostri risultati, noi siamo nelle condizioni di poter dimostrare con i fatti i risultati ottenuti”. 

Al Vice presidente Cav. Sandro Frattalemi – Il presidente Foti ha parlato, nella sua intervista, di attività da collante svolte dal sindacato LRM tra la politica e l’amministrazione. E’ delle stesso parere?

“Sì. Aggiungo che abbiamo organizzato, nel mese di aprile, una video conferenza con l’On. Paolo Russo, per un confronto con i volontari dell’Esercito Italiano. Il fine era quello di trattare la questione del loro passaggio in servizio permanente. Da tale dialogo, è nata l’interrogazione parlamentare a risposta scritta indirizzata al Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che, in tempi brevi, ha annunciato, ai giovani colleghi, l’uscita, in un futuro non lontano, del concorso ufficiale. Il Ministro ha precisato che i ritardi sono stati dovuti alla pandemia COVID-19. Abbiamo alzato la voce per dire no alla legge scudo per i dirigenti, difendendo i militari da eventuali esposizioni pericolose al contagio. Per l’occasione, è stato, altresì, ripetuto al Governo che è necessario mettere i comandanti nelle condizioni giuste per impiegare il personale. L’appello è stato accolto dall’onorevole Russo e dall’ex Ministro della Difesa Elisabetta Trenta. Il 17 aprile una nota del Comitato regionale del Piemonte. denunciava l’esclusione dei militari da una direttiva regionale per la priorità nelle file dei negozi alimentari. Una presa di posizione netta nei confronti del nostro mondo ripresa immediatamente dal quotidiano “La Stampa” di Torino e poi risolta. Siamo intervenuti accogliendo le segnalazioni del Comitato regionale dell’Emilia Romagna per risolvere il problema dei militari impiegati in strade sicure su Roma  (e non solo), che non riabbracciano i propri familiari da 60 giorni. In Sicilia, grazie al Comitato regionale della Sicilia ed al Segretario generale il dr. Marco Votano (cofondatore del sindacato L.R.M. che ha mediato in occasione dell’incontro con l’assessore avv. Falcone della Regione Sicilia), abbiamo spinto affinché anche i militari, oltre alle forze armate, venissero inclusi nella legge regionale sui trasporti pubblici”. 

Al Vice presidente Cav. Sandro Frattalemi – Il presidente Foti dice sempre che le ali rappresentano il Sindacato L.R.M. e le radici sono rappresentate dall’associazione culturale Libera Rappresentanza. Si ritrova in questa visione?

“Pienamente. Le ali e le radici appartengono profondamente a Girolamo. Se oggi siamo qui a lavorare sul progetto sindacale, lo dobbiamo esclusivamente al nostro Presidente, che già nel 2014 aveva intuito e sognato ciò che oggi ha solide radici. Con l’associazione culturale ‘Libera Rappresentanza’, abbiamo affrontato il primo vero esperimento sociale, riuscendo a portare la voce dei militari in Europa con l’adesione, come osservatori, all’organizzazione Euromil, ovvero l’organizzazione internazionale delle associazioni militari. Nel 2016, Foti organizzò un meeting internazionale a Palermo, ottenendo la partecipazione di alcune associazioni militari provenienti da Germania, Grecia, e Portogallo. Proprio lui che aveva ricoperto la carica di presidente della Commissione Difesa alla Camera e si era fatto promotore di diverse iniziative, come la raccolta firme per i diritti sindacali dei militare. L’impegno nell’associazione a favore dei diritti sindacali e le battaglie a tutela dei propri colleghi sono costati diversi provvedimenti disciplinari, un processino di rigore per le sue attività connesse con l’associazione libera rappresentanza, abbassamento delle note caratteristiche e l’indagine da parte della Procura della Repubblica, con rinvio a giudizio e piena assoluzione. Trascorsi che gli sono valsi la perdita del diritti di partecipare, da ‘innocente’, al concorso marescialli ex 958. Girolamo ha finanziato di tasca sua l’associazione per mantenerla viva. A lui va il nostro più profondo riconoscimento: non è solo la figura più carismatica del sindacato, ma è anche il simbolo assoluto, la storia del nostro progetto. Gli siamo tutti molto legati perché consapevoli che il sindacato con la sua assenza non sarebbe la stessa cosa. Quindi, sì, Girolamo è ali e radici della nostra realtà”.

Al Presidente Girolamo Foti – Il sindacato L.R.M. è in crescita?

“Decisamente sì. Molti hanno confermato la propria adesione in questo difficile momento; è il segnale che ci indica che stiamo lavorando bene. Ovviamente il merito è di tutti, è la squadra che fa la differenza. I singoli sono destinati a fallire. Ci siamo impegnati su tutti i fronti, ottenendo risultati al di sopra delle nostre aspettative e delle nostre possibilità. Ognuno dei componenti di questo gruppo meriterebbe di essere gratificato per il lavoro svolto, per l’impegno profuso, per i sacrifici, anche economici. Siamo in tanti ed ognuno ha fatto la sua parte. Nel sindacato non esistono leader, prime donne o altro, tutti siamo attivisti del sindacato LRM e promotori della resilienza. Il nostro concept è ben chiaro e si evince chiaramente sulla piattaforma www.piattaforma21.net“.

Al Presidente Girolamo Foti – In una parte dell’intervista al vice presidente Sandro Frattalemi, lei viene definito leader del sindacato L.R.M.

“Giuro che non ho pagato Sandro Frattalemi per dire queste cose. Mi commuovono le sue parole, ma nel nostro sindacato, come ho detto in precedenza, non esistono leader. Nella nostra organizzazione, noi siamo unici, diversi. Non esiste l’uomo solo al comando; esiste il principio di collettività, dove ognuno svolge il proprio ruolo. Ovviamente, ringrazio il vice presidente per la sua generosità e le bellissime parole espresse nei miei riguardi; d’altronde, prima di tutto, lui è un mio amico e fratello. Colgo l’occasione per fargli i miei più sinceri auguri per il titolo di Cavaliere della Repubblica; oltretutto vorrei ricordare che il vice presidente Sandro Frattalemi, a spese proprie, era con il sottoscritto a manifestare nelle piazze di Roma contro lo sblocco degli stipendi dei militari nel 2014. La storia non si dimentica, come non si dovrà mai dimenticare che le radici dell’attuale sindacato affondano nell’associazione culturale “Libera Rappresentanza”, che non ho sciolto e che, ancora oggi, è operativa. Le origini e la storia non si rinnegano e fino a quando ricoprirò la carica di presidente, sarò il custode delle Ali e delle Radici della nostra organizzazione”.

 

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