L’INPS, nel quadro delle azioni messe in campo per il contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato, in stretta collaborazione con Istituzioni, enti locali, organizzazioni d’impresa e sindacali ed associazioni del territorio, ha promosso la costituzione, presso la Direzione di Coordinamento metropolitano di Napoli, della Sezione Territoriale della Rete del lavoro agricolo di qualità.
Il 16 luglio scorso, presso la Sala Profili della Prefettura di Napoli, è stato infatti sottoscritto il Protocollo per l’istituzione della sezione territoriale provinciale di Napoli della Rete del lavoro agricolo di qualità, in linea con gli scopi dettati dal D.L. n. 91/2014.
La principale finalità del protocollo d’intesa è quella di promuovere, d’intesa con le autorità competenti, sentite le parti sociali, iniziative in materia di politiche attive del lavoro, contrasto al lavoro sommerso e all’evasione contributiva, organizzazione e gestione dei flussi di manodopera stagionale, assistenza dei lavoratori stranieri immigrati, introducendo inoltre modalità sperimentali di intermediazione fra domanda e offerta di lavoro nel settore agricolo.
L’INPS condivide, inoltre, la necessità di promuovere un tessuto di aziende agricole fondato su presupposti etici ed organizzativi che, garantendo la qualità dei processi e dei prodotti, valorizzino appieno il proprio potenziale economico e promuovano la crescita e il benessere dei territori in cui operano.
Come ha affermato il Direttore DCM Napoli, Roberto Bafundi: “Questa rete mira alla definizione, in aggiunta ai bollini di qualità dei prodotti, alla definizione di un ‘marchio’ di eccellenza dei processi lavorativi, a garanzia di una ‘filiera asseverata di legalità’ ”.