Cantiere Mimì, benchmark internazionale grazie ai suoi gozzi plananti dagli scafi ultraleggeri e i consumi ridotti, è gestito dalla medesima famiglia che l’ha fondato nel 1975, giunta oggi alla quarta generazione. È infatti entrata in azienda Rosaria Senese, Sales Manager dell’azienda che si occupa principalmente del rafforzamento della strategia commerciale del brand in Italia.
La storia di Cantiere Mimì inizia nel 1975, quando viene fondato da Salvatore Senese, anche se già negli anni precedenti il padre Domenico – detto “Mimì” – aveva iniziato a realizzare e noleggiare piccole imbarcazioni. Salvatore, tuttora attivo in azienda, negli anni coinvolge i figli Domenico, che ha il ruolo di ceo e si occupa dello studio di nuovi progetti e del mercato estero, e Massimo, che segue la produzione e il rapporto con l’utente finale.
Rosaria, figlia di Domenico, inizia partecipando alle principali fiere di settore, per poi assumere un ruolo sempre più importante. “Frequento da diversi anni il cantiere e ho sempre amato molto questo ambiente, appassionandomi in particolare ad alcuni progetti, come la linea Walkaround. Con l’internazionalizzazione della produzione e l’aumento delle richieste c’era bisogno di maggiore impegno ed è stato naturale assumermi sempre più responsabilità”, ha commentato Rosaria, classe 2001 appassionata di barche sin da bambina.
La nuova Sales Manager di Cantiere Mimì ha aggiunto: “Ora che mio padre si è specializzato nel mercato europeo e straniero io sto seguendo soprattutto la produzione italiana. Per me è un grande orgoglio poter contribuire a una storia nata da un’idea del mio bisnonno e oggi diventata simbolo del Made in Italy in diverse zone del mondo grazie al connubio tra esperienza e innovazione.
Il successo della nostra azienda, che oggi occupa 7 mila metri quadrati, non è semplicemente il frutto della grande passione di tutti i suoi componenti, ma fortemente legato alla combinazione di alcuni fattori: la progettazione delle barche in 3D, la realizzazione mediante frese a CN, impiego di teak massello messo a stagionare e curvato a mano, l’estrema leggerezza degli scafi, che comporta una diminuzione del 30% di potenza e una riduzione di consumi e delle motorizzazioni e, infine, il design moderno e funzionale firmato da Valerio Rivellini”.