“L’assenza delle istituzioni per quanto riguarda la Campani è drammatica ed è un prezzo che paghiamo molto alto. La mia azienda ha oltre 50 anni di vita; abbiamo impiegati e operai di terza generazione, un bilancio positivissimo. Quando sono diventato cavaliere del lavoro l’allora Presidente Napolitano, che è napoletano, alla mia affermazione di trovarmi benissimo a Casandrino in provincia di Napoli, mi disse: <<Non ci posso credere: meraviglioso!>> Però mancano le istituzioni totalmente. E’ molto più che grave. Noi imprenditori svolgiamo un servizio pubblico, anzi direi che la nostra è una missione, è ben diverso.”
Lo ha dichiarato il cav Giovanni Russo (vicepresidente Unic Unione Nazionale Industria Conciaria e presidente della “Russo di Casandrino SpA”, azienda fondata nel 1962 espressione di una famiglia attiva nell’imprenditoria conciaria da quattro generazioni) nell’ambito di un documentario che l’agenzia di comunicazione d’impresa di Klaus Davi sta conducendo sugli imprenditori che hanno creduto nel proprio Paese, nonostante vincoli politici e burocratici.
“Mi riferisco alle istituzioni locali – prosegue Russo – poi devo dire che oggi regione Campania con un governatore grintoso come De Luca, oppure il sindaco di Napoli De Magistris, sebbene non riguardi le mie attività poiché sono fuori del suo Comune; e Confindustria Napoli lavori molto bene. Ebbene tutte queste istituzioni locali non riescono a togliersi di dosso il concetto di relazione clientelare. Invece il rapporto fra imprese e istituzione deve essere sinergico, nell’interesse ultimo della comunità di quel paese; non deve essere qualcosa di diverso.” Russo prosegue con un esempio paradigmatico di come la burocrazia locale possa penalizzare un’azienda italiana sana, che compete quotidianamente a livello mondiale: “Abbiamo comperato un terreno per aumentare la logistica dei nostri container attorno all’area, ma è tutto fermo: non possiamo innalzare di 1,5 metri, cioè portare a 9 metri totali un muro in questo nuovo terreno, perché il Comune non riunisce la commissione edilizia ed antisismica. Si è poi insediato un nuovo sindaco, ma non riesce nemmeno a nominare i componenti di questa commissione. Quindi siamo bloccati con degli investimenti già pronti. Questo piccolo esempio – conclude Russo tra l’ironico ed il sarcastico – può far capire come un investimento importante possa essere bloccato da un muretto di 1 metro e mezzo…Nonostante tutto ciò, Napoli e la Campania sono straordinarie.”
Critico anche Nando Prisco, imprenditore alla guida del brand napoletano Fracomina: “Bisogna mandare a casa gente vecchia. Servono persone nuove, devono andare a casa tutti i vecchi, intendo con vecchia mentalità. Bisogna portare idee nuove e non avere paura dei cambiamenti. Diamo lavoro a 100 persone… Politici nella mia azienda? Mai visti, hanno cose più importanti da fare“.