“Il salario minimo non può essere la soluzione per la riduzione della povertà lavorativa e la promozione sociale”. Lo ha dichiarato Raffaele Marrone, presidente Confapi Napoli
“La proposta di fissare un salario minimo legale, infatti, a nostro avviso, rischia di appiattire i diversi livelli di inquadramento dal punto di vista retributivo”.
“I contratti di lavoro dell’industria, hanno livelli minimi di retribuzione superiori a quello che si vuole fissare per legge. Quindi, livellare le retribuzioni comporterebbe un effetto negativo oltre a mercificare i contratti al ribasso. L’Italia, come se non bastasse, presenta una notevole disparità economica tra le diverse regioni. Un salario minimo uniforme potrebbe non tenere conto delle differenze nel costo della vita e nelle condizioni economiche tra il Nord e il Sud del paese, argomento questo da sottoporre alle sigle sindacali più rappresentative, con le quali dialoghiamo e ci confrontiamo da sempre”.