Saldi, al via sabato 5, previsioni contrastanti, ottimista Confcommercio, pessimista Codacons.

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Per tutti i shopping addicted che si rispettino la data da segnare sul calendario è quella del 5 gennaio 2019. Sarà allora, infatti, che prenderanno il via i saldi invernali 2019.

Al via, sabato, le vendite di fine stagione. Saldi – stima l’Ufficio Studi di Confcommercio – che, in tutta Italia, interesseranno oltre 15 milioni di famiglie muovendo in totale 5,1 miliardi di euro, con una spesa per famiglia di 325 euro e pro capite di circa 140 euro.

“Saranno saldi in linea con quelli dello scorso anno – osserva in una nota Marco Cremonini, presidente di Federazione Moda Italia Emilia-Romagna – ma offriranno la straordinaria opportunità di risvegliare i consumi, essendosi chiuso il 2018 con molte preoccupazioni per i commercianti, che si vedono schiacciati da consumi che non decollano, concorrenza sleale del ‘wild” web’, costi incomprimibili e tasse sempre più pesanti”.

In vista dell’avvio dei saldi invernali, conclude Cremonini, “ci sono buone aspettative da parte dei commercianti, che sono pronti ad accogliere nei loro punti vendita i consumatori ed i tanti turisti che in questi giorni hanno visitato la nostra regione”.

Quando si parla di saldi, generalmente si guarda sempre in positivo poiché gli sconti, soprattutto quelli che iniziano a gennaio, permettono di fare le compere post natalizie risparmiando molti più soldi, se non si ha già svuotato il portafogli in occasione di Natale e Capodanno. Eppure, proprio recentemente i saldi invernali sono stati criticati e le vendite, secondo il Codacons, subiranno un calo notevole.

Il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi, spiega che i soli saldi invernali non bastano per risollevare il commercio poiché nel 2019 faranno registrare almeno un -7% in meno rispetto a quelli registrati quest’anno.

La spesa media per famiglia scenderà a 157 euro. Il motivo di tanta negatività è che gli sconti iniziano subito dopo le feste natalizie, con quest’ultime che hanno fatto spendere diversi milioni alle famiglie italiane.

Ma questo non è il solo motivo: i cittadini avrebbero modificato le proprie abitudini, poiché negli ultimi anni si punta sempre più sull’e-commerce anziché andare nel negozio fisico. Gli e-commerce lanciano offerte quasi sempre e dunque ogni momento dell’anno è buono per acquistare qualcosa.

Le date dei saldi invernali e come difendersi dalle truffe

La data di inizio degli sconti è il 5 Gennaio e si prolungherà fino al 2 Aprile, giorno più o giorno meno che varia in base alla regione.

Secondo il calendario non in tutte le regioni si partirà in contemporanea. In Basilicata la corsa nei negozi potrà iniziare il 2 gennaio, il giorno successivo (il 3 gennaio) si avrà il via in Valle d’Aosta, mentre per la Sicilia si dovrà attendere il giorno dell’Epifania. Tutte le altre regioni italiane anticiperanno al 5 gennaio.

Ciò che spopola molto quando si parla di saldi sono le truffe. Ci sono delle semplici regole da seguire per difendersi: innanzitutto, bisogna conservare lo scontrino perché ciò che si acquista può sempre essere cambiato e se difettoso, si hanno due mesi di tempo per presentare il difetto.

Inoltre, i prodotti che presentano lo sconto devono realmente essere quelli nuovi e non le ultime giacenze che mettono in svendita.

Meglio stare alla larga dai negozi che il giorno prima dei saldi hanno gli scaffali vuoti e il giorno dopo è pieno perché è impossibile rifornire di roba nuova in questi periodi. È importante, inoltre, guardarsi attorno e, se è possibile, andare già da ora a vedere il prezzo di listino di ciò che si vuole acquistare perché una volta messi i saldi, non si potrà verificare se il prezzo di partenza sia effettivamente lo stesso o se si ha a che fare con un finto sconto.

Sarebbe buona regola girare al largo dai negozi che promettono sconti superiori al 50%, perché matematicamente è impossibile non andare in negativo con prezzi del genere. Se il pagamento volesse essere effettuato con carta di credito inoltre, il negoziante non deve chiedere nessun tipo di sovrapprezzo e se ci si sente truffati si possono chiamare i vigili urbani o segnalare il tutto al Codacons.

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