Saldi, Capodanno (Comitato Valori Collinari) chiede liberalizzazione.

Un trend negativo, che proseguirà anche nelle prime settimane del 2021, per i saldi partiti a macchia di leopardo e accolti timidamente da parte dei consumatori. Lo evidenzia Federdistribuzione. Roma, 12 gennaio 2021. ANSA/MASSIMO PERCOSSI
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“Le discussioni generate dalla diversa data, stabilita dalle regioni italiane per la partenza dei saldi invernali, sono l’ennesima testimonianza della necessità di rivedere una formula di vendita che risulta oramai obsoleta e superata“. E’ quanto afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari.

“Nel corso dell’ultimo quarto di secolo – puntualizza Capodanno -, i saldi hanno subito una vera e propria rivoluzione. Se fino agli anni novanta rappresentavano per i clienti ed i negozianti la fine di una stagione commerciale, estiva o invernale che fosse, oggi questa situazione appare cambiata, corrispondendo il concetto di saldi, per la maggior parte delle famiglie italiane, a un periodo di acquisti a basso prezzo che si vorrebbe effettuare, laddove ciò fosse reso possibile, in ogni momento dell’anno“.

“Il low cost – prosegue Capodanno -, acuito dalla crisi economica che ha investito negli ultimi anni il Paese, si è di fatto trasformato in uno stile di consumo da estendere a tutti i beni e alla bisogna. In questo contesto ci domandiamo che senso abbia, ai nostri giorni, una stagione di saldi, secondo un calendario che ogni anno si ripete, più o meno, sempre uguale e che, però, si differenzia da regione a regione, quindi da città a città, mentre sarebbe stato molto più logico partire da una data unica per l’intero territorio nazionale“.

” Anche in considerazione del fatto – aggiunge Capodanno – che sono sempre meno gli esercenti che si attengono alle date indicate nei vari calendari, utilizzando una serie di escamotage, pure in linea con la normativa, per anticipare la data stabilita, ricorrendo a formule pre-saldi. Situazioni che, nel complesso, inducono gli acquirenti ad essere cauti, alimentando così un clima di dubbi e d’incertezze che di certo, non favorisce il terziario commerciale“.

“Meglio sarebbe, a questo punto – propone ancora una volta Capodanno – liberalizzare la stagione dei saldi, nella direzione di consentire ad ogni commerciante l’opportunità di offrire sconti alla propria clientela quando lo ritiene possibile e opportuno, il che potrebbe avvenire, per esemplificare, anche in occasione di particolari offerte da parte delle ditte fornitrici“.

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