da Il Giornale delle Partite Iva
”Il servizio web è temporaneamente sospeso per manutenzione. Restano attivi tutti gli altri canali di trasmissione. Ci scusiamo per l’inconveniente”. L’Agenzia delle entrate comunica così il blocco dello spesometro, messo in stand by mentre si cerca di risolvere i problemi segnalati dai professionisti che utilizzano lo strumento, tra cui la violazione della privacy. Il blocco del sistema che consente l’invio telematico dei dati arriva a pochi giorni dalla scadenza per la presentazione dei documenti (28 settembre).
Secondo la Confimi industria le criticità legate allo spesometro sono ”per tutti i gusti”. In questi giorni sono arrivate ”segnalazioni e quesiti” ma la cosa ”più grave su cui non si può transigere è che le fatture di ogni cliente e fornitore sono consultabili nella piattaforma ‘Fatture e corrispettivi’ dell’Agenzia da qualsiasi intermediario abilitato ad Entratel”, si spiega. Quest’ultimo problema, in particolare, ha portato alla chiusura nello scorso week end del servizio.
La richiesta di una proroga dei termini per presentare i documenti arriva da più parti, in prima fila i commercialisti che inoltre vogliono l’abolizione delle sanzioni. Le associazioni dei professionisti (Adc, Aidc, Anc, Andoc, Unagraco, Ungdcec e Unico) hanno inviato una lettera al direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Ruffini, e al viceministro dell’Economia, Luigi Casero, per segnalare le ”difficoltà che persistono a pochi giorni dal debutto del nuovo spesometro”.
I sindacati hanno segnalato le numerose difficoltà, riguardanti il funzionamento della nuova piattaforma, caratterizzata da ripetute interruzioni, da una notevole lentezza nella gestione degli invii, da scarti e/o da segnalazioni di errori dovuti a piccole irregolarità. Inoltre è stata rilevata una ”gravissima anomalia” che riguarda la privacy: inserendo il codice fiscale di chiunque è in possesso di credenziali di accesso entratel è possibile visualizzare, stampare e modificare tutti gli invii effettuati dal contribuente, sia quelli personali sia dei propri clienti.
”Nonostante le segnalazioni formulate il 19 ed il 21, la procedura è stata messa off line tardivamente”, dicono le associazioni. Si richiede, quindi, una riunione urgente del tavolo tecnico, per valutare la possibilità di ”considerare l’adempimento in scadenza come un invio sperimentale, senza che siano previste sanzioni per eventuali ritardi o non conformità”. In alternativa viene richiesta una ”congrua proroga” della scadenza, da concedere in brevissimo tempo e rendere immediatamente pubblica attraverso adeguati strumenti di comunicazione.
Inviata lettera, a firma del Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT),al Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, al Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Enrico Morando, al Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Luigi Casero ed al Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, contenente richiesta di non applicazione delle sanzioni sugli invii dei dati delle fatture (c.d. spesometro) od un ulteriore slittamento dei termini, date le oggettive difficoltà di collegamento con il sito delle Entrate e dell’invio dei file.
Il Presidente dell’INT Riccardo Alemanno ha infatti scritto : “
In riferimento all’obbligo telematico dell’invio dei dati delle fatture da parte dei contribuenti con partita IVA (c.d. spesometro),viste le oggettive difficoltà di collegamento al sito e dell’invio dei file, si chiede la non applicazione delle sanzioni relativamente all’invio dei dati relativi al 1° semestre 2017, in scadenza il prossimo 28 settembre, od un ulteriore slittamento della scadenza.” Alemanno però ha voluto anche evidenziare che l’utilizzo dei sistemi informatici per l’invio di un numero così importante di dati, dovrebbe essere preceduto da un periodo di prova “ Si comprendono le difficoltà collegate ad un adempimento così imponente per numero di dati ed utenti, ma in previsione di ulteriori utilizzi dei sistemi informatici per invio dati e documenti , quale la fattura elettronica tra privati, sarebbe opportuno un periodo di prova che coinvolgesse le rappresentanze degli intermediari fiscali, noi come sempre se interpellati, siamo a disposizione per ogni possibile collaborazione costruttiva che possa contribuire ad evitare tensioni e ritardi a contribuenti, intermediari fiscali e P.A.”
Ora contribuenti ed intermediari attendono un doveroso e rapido intervento di MEF ed Agenzia delle Entrate.