Unione ritrovata e rinnovata, programmi e azioni condivise, proposte concrete da sostenere presso le Istituzioni nazionali e regionali: così in Campania l’intero settore dello spettacolo affronta compatto la drammatica emergenza imposta dal Covid-19. La svolta c’è stata lunedì scorso, quando nella sede dell’AGIS di piazza del Gesù a Napoli, gli amministratori delle imprese hanno incontrato i rappresentanti dei Lavoratori e delle Lavoratrici dello Spettacolo in un’assemblea che ha coinvolto tutte le strutture dell’ARTEC/AGIS (l’Associazione Regionale Teatrale Campania) e del Sistema MED (Musica e Danza). “Si è avviato qui – sottolinea il presidente ARTEC Lello Serao – un percorso condiviso dalle parti, frutto di un confronto aperto e propositivo che ha prodotto interessanti riflessioni e proposte concrete sia sul presente che sulle prospettive di riordino di un comparto particolarmente fragile e complesso sebbene universalmente riconosciuto di fondamentale importanza per lo sviluppo sociale e civile del nostro Paese”.
Tra le priorità emerse al primo punto c’è la necessità di una revisione della NASPI (la disoccupazione) e del sistema degli ammortizzatori sociali ma anche la necessità di un immediato sostegno economico ai singoli lavoratori attraverso l’istituzione di un reddito di continuità.
“Questo per consentire a tutti, soprattutto a chi non sarà reintegrato in questa fase di ripartenza, di avere un sostegno che gli consenta margini accettabili di sopravvivenza fino al ripristino delle condizioni di normalità”. Dall’incontro si è stabilita l’istituzione, inoltre, di un tavolo permanente di confronto, a cui parteciperanno, oltre alle associazione dell’AGIS anche le altre piattaforme formali e informali che si sono riunite durante il periodo del lockdown e i rappresentanti del teatro pubblico regionale extra AGIS come il Teatro Nazionale di Napoli, Teatro San Carlo e Napoli Teatro Festival. “La richiesta che rivolgiamo al Governo nazionale ed alla Regione Campania è di impegnare risorse da distribuire a tutte le lavoratrici e lavoratori dello spettacolo dal vivo”. (ANSA).