«Le affermazioni del nostro primo cittadino, in relazione alla situazione dello stadio “San Paolo”, di risposta a quelle del presidente Aurelio De Laurentiis, fanno capire come poco sia entrata nelle grazie dei nostri amministratori la logica della finanza di progetto, oggi definita dal nostro codice degli appalti “partenariato pubblico-privato”. È assolutamente incomprensibile la risposta del primo cittadino Luigi de Magistris che dice di avere fatto tutto quello che si doveva in risposta alle – ahimè – giuste considerazioni del presidente circa la sua ricerca di nuovi siti per poter effettuare l’investimento del nuovo stadio».
Lo ha detto Gianpiero Falco, presidente Confapi Napoli.
«Vi è la necessità, a breve, di un imprenditore che non può essere soddisfatta poiché il sindaco non rappresenta una macchina amministrativa in grado di porre in essere le basi per un grande bando per la realizzazione dello stadio – aggiunge Falco –. Né tantomeno il sindaco ritiene forse utile politicamente, vista l’incapacità della suddetta macchina comunale, di ricevere studi di fattibilità o proposte dai privati, così come la legge peraltro consente. E allora che si fa? Si chiacchiera solo. Perché così andando avanti nel tempo, nulla si farà».
«Noi piccoli imprenditori siamo un po’ stanchi della politica spettacolo, anche perché in questa molte volte vince l’ipocrisia e quindi secondo noi anche il populismo di certe azioni senza senso e significato. Abbiamo, oggi, più che mai, bisogno di lavoro – conclude Falco – per poter continuare a rappresentare l’ossatura di questo Paese dando ricchezza ed occupazione. Io questo non lo dimentico ed è sempre la rotta che noi della piccola e media impresa privata vorremmo e dovremmo percorrere».