Giovedì 9 novembre è stato siglato presso il Polo Tecnologico Aerospaziale “Fabbrica dell’Innovazione” di Via E. Gianturco a Napoli l’accordo industriale tra il Gruppo Space Factory/ ALI S.p.A. (Gruppo SF/ALI) e la società canadese Thin Red Line Aerospace (TRLA), leader mondiale nella progettazione e produzione di strutture dispiegabili, morbide e gonfiabili, per il rientro sicuro degli spacecraft dallo Spazio.
Nell’accordo, la società TRLA ed il Gruppo SF/ALI dichiarano di rafforzare la loro partnership industriale avviata nel 2019 e consolidata nell’ambito della collaborazione congiunta con il Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali – CIRA per il progetto europeo EFESTO – “European Flexible Heat Shield for Advanced TPS Design and Test for Future on-Orbit Demonstration”.
Con questo accordo, il Gruppo SF/ALI, già detentore della tecnologia di rientro “dispiegabile” (“deployable”) IRENE®, diventa il partner esclusivo delle tecnologie applicate ai sistemi di rientro “gonfiabili” (“inflatable”) ideate da TRLA, integrando in tal modo la sua proposta di tecnologie innovative per i sistemi di rientro controllato e sicuro dei satelliti dallo Spazio (dando in tal modo un contributo al problema degli space debris) e loro riutilizzo.
Per il prossimo biennio il Gruppo SF/ALI è impegnato, in collaborazione con l’Università di Napoli – Dipartimento di Ingegneria Industriale, Lead Tech, Euro.soft, SRS Engineering Design (quest’ultime azioniste di ALI), Marscenter ed Endurosat Italia, nella realizzazione di una missione orbitale completa di un minisatellite proprietario, IRENESAT-ORBITAL.
Grazie all’utilizzo della tecnologia proprietaria IRENE®, che permetterà il rientro controllato e sicuro dallo Spazio di IRENESAT-ORBITAL ed il suo riutilizzo e, di due minilaboratori proprietari quali carichi utili, dal 2025 é previsto l’attivazione del primo servizio commerciale di esperimenti scientifici in condizioni di microgravità.
La prima missione di IRENESAT-ORBITAL, denominata IREOS 0, è prevista a settembre del 2024; si tratta di una missione orbitale dimostrativa che prevede per la sua realizzazione un investimento di 2,5 Milioni di euro, di cui la società Space Factory ha ottenuto la copertura di Banca Intesa SanPaolo, con il finanziamento Nova +, di 2 MLI euro.
Nei laboratori del Polo Tecnologico Fabbrica dell’Innovazione, le Officine dello Spazio, sono stati già integrati due minilaboratori, testati poi con successo sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
A gennaio del 2024 sono previsti i lanci di due minilaboratori contenenti i seguenti esperimenti: il primo, ReADI-SP, seconda fase dell’esperimento ReADI, lanciato nel 2021 e ideato dal Prof. Geppino Falco del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” sulla prevenzione dell’osteoporosi nei voli spaziali.
Segue ORION, seconda fase dell’esperimento Ovospace lanciato lo scorso 7 novembre del 2022. Ideato da un team di scienziati del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università La Sapienza di Roma, coordinato dal Prof. Mariano Bizzari, è stato finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) con l’obiettivo di studiare i processi di morfogenesi, ed in particolare quelli legati alla maturazione in microgravità degli ovociti ed alle prime fasi dello sviluppo embrionale.
ORION è tra gli esperimenti italiani previsti nell’ambito della missione spaziale AX-3 su ISS guidata dal Colonello Walter Villadei.
Ad agosto, infine, sarà lanciato SPACE SLIME, un esperimento finanziato dall’ASI che studierà gli effetti dell’ambiente spaziale in condizioni di microgravità sul comportamento e crescita di un fungo (P. polycephalum). L’esperimento sarà realizzato nel minilaboratorio MiniLab 2.0, evoluzione del modello attuale che permetterà il suo controllo e gestione da remoto.