Mancano due giorni all’estrazione del 6 gennaio della Lotteria Italia. In questa edizione sono stati venduti, in attesa dei dati definitivi, 6.346.345 tagliandi, contro i 4.546.717 dello stesso periodo dello scorso anno, con una crescita del +39,6%, come rende noto l’agenzia Agimeg. Numeri davvero importanti per la Lotteria Nazionale più antica del nostro Paese, fortemente sostenuta dall’ADM, grazie all’azione del direttore generale dell’Agenzia, Marcello Minenna, e del direttore Giochi numerici e Lotterie, Stefano Saracchi.
La vendita nella rete autorizzata di tabaccherie e ricevitorie fa segnare un +28,1% (da 3,3 a 4,3 milioni). Nel dettaglio, i biglietti venduti nei tabacchi ammontano a 3,3 milioni, il +24,4% rispetto ai 2,6 milioni del 2020, mentre i tagliandi staccati nei bar sono cresciuti del +47,7%, da 638.780 a 943.320.
Valore sempre più in crescita anche per i distributori locali (+58,2%), mentre la voce “altri distributori” viaggia con il +94,6% di vendita. Va evidenziato che nella rete “storica” (tabaccai e ricevitorie) di distribuzione dei biglietti della Lotteria Italia viene venduto quasi il 70% dei tagliandi.
Negli altri canali di vendita, in Autogrill – altro luogo classico per la vendita dei tagliandi della Lotteria Italia e dove ad ogni edizione finiscono sempre premi importanti – si registra infatti una crescita record del +107%. Da notare che in Autogrill e stazioni di servizio vengono venduti circa il 12% dei biglietti totali (erano l’8% nella scorsa edizione). Segno meno invece per l’acquisto online: via internet la vendita segna infatti un -27,5%.
Ma quali sono le regioni in cui ad oggi sono stati venduti più biglietti? Secondo quanto apprende Agimeg, la Lombardia è in testa a questa speciale classifica con il 15,2% di tagliandi staccati, seguita dal Lazio con il 12,1%, terzo posto per la Campania con l’8,6% del totale dei biglietti venduti. In top five anche l’Emilia Romagna, con il 7,5%, ed il Piemonte con il 6,5%. In Top Ten anche Toscana (6%), Veneto (5,7%), Sicilia (5,5%), Puglia (4,2%) e Marche (2,2%). Subito dietro la Liguria (2,1%), l’Abruzzo (2%), l’Umbria (2%), la Calabria (1,9%), il Friuli (1,3%), la Sardegna (1,1%), il Trentino Alto Adige (0,9%), la Basilicata (0,6%), il Molise (0,3%), fanalino di coda la Valle d’Aosta (0,2%). cr/AGIMEG