La Campania si è classificata nel 2023 al 20° posto nazionale per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare.
Il dato emerge dalle classifiche del “Welfare Italia Index 2023” – strumento di monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione e consente di identificare, a livello regionale, i punti di forza e le aree di criticità in cui è necessario intervenire – realizzato da “Welfare, Italia”, Think Tank nato su iniziativa di Unipol Gruppo in collaborazione con The European House – Ambrosetti.
Il Welfare Italia Index viene presentato analiticamente all’interno del Rapporto Annuale del Think Tank “Welfare, Italia”, disponibile sul sito di Welfare Italia.
Il Welfare Italia Index è basato su 22 Key Performance Indicator[1] che misurano dimensioni di input[2], ovvero indicatori di spesa (pubblica e privata) in welfare che raffigurano quante risorse sono allocate in un
determinato territorio (ad esempio l’ammontare allocato tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale o l’assegno pensionistico medio mensile degli over 65) e dimensione di output1, ovvero indicatori strutturali che rappresentano il contesto socio-economico in cui si inserisce la spesa in welfare (ad esempio il tasso di disoccupazione o la quota di famiglie in povertà).
Indicatori di spesa
Con riferimento agli indicatori di spesa, la Campania ottiene un punteggio di 78, posizionandosi al 10° posto.
Nel dettaglio, la Campania è 1° per spesa media regionale per utente fruitore degli asili nido con 17.687 euro rispetto a una media nazionale di 8.913 euro. La Regione si posiziona al terzo posto per spesa pubblica per consumi finali per l’istruzione e la formazione, impiegando il 6,2% del PIL regionale a fronte di una media nazionale del 4,2%.
La Campania si posiziona al 1° posto per importo medio in Reddito e Pensione di cittadinanza, con 631 euro mensili a fronte di una media nazionale di 510 euro.
Sempre negli indicatori di spesa, è 20° per spesa sanitaria pubblica pro capite, con 2.115 euro contro una media nazionale di 2.329 euro; mentre risulta 19° per spesa sanitaria privata pro capite, con 478 euro di spesa contro i 604 euro spesi in media dagli italiani.
La Campania, infine, si posiziona al 19° posto per spesa in interventi e servizi sociali: con 66 euro pro capite (in crescita rispetto ai 57 euro dell’anno precedente), a fronte dei 158 euro di media nazionale.
Indicatori strutturali
In merito agli indicatori strutturali, la Campania registra un punteggio pari a 42,8 posizionandosi al 21° posto.
La Regione resta al 21° posto, seppur in miglioramento, per tasso di disoccupazione, che scende al 17,1% rispetto al 19,7% del 2022, contro una media nazionale del 8,1%. La Campania si posiziona al 20° posto per la quota di giovani tra i 15 e i 34 anni che non studiano né lavorano (i cosiddetti NEET – Not in Education, Employment or Training), che si attesta al 33,4%, rispetto alla media italiana del 19,5%. La Regione, inoltre, risulta al 19° posto per tasso di dispersione scolastica con il 16,1% (media nazionale del 10,4%).
La Campania risulta 21° per tasso di partecipazione a forme pensionistiche complementari con il 27,9% di lavoratori che hanno sottoscritto una forma previdenziale complementare (media nazionale del 39,2%) e per posti asilo nido autorizzati ogni 100 bambini tra 0 e 2 anni, pari a 9,9 (media nazionale di 26).
La Campania è la Regione con il minor numero di pensionati: 23 ogni 100 abitanti, in un’Italia che in media ne conta 27 ogni 100 abitanti.
Infine, in merito alla percentuale delle famiglie in deprivazione abitativa (indice di affollamento delle abitazioni), la Regione presenta la percentuale più alta d’Italia, registrando un 3,1% rispetto alla media nazionale che si attesta al 2,5%.
Nota 1 – I 22 Key Performance Indicator
Indicatori di spesa, pubblica e privata, in welfare che raffigurano quante risorse sono allocate in un determinato territorio (indicatori di input):
Area sanitaria
- spesa sanitaria pubblica pro-capite: ammontare allocato a una singola Regione tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale (in euro pro-capite)
- spesa sanitaria privata pro-capite: comprensiva delle due componenti di spesa intermediata e di spesa out-of-pocket sostenuta dalle famiglie residenti nel territorio regionale; (in euro pro-capite)
Area politiche sociali
- spesa in interventi e servizi sociali pro capite: spesa in conto corrente impegnata dai Comuni delle diverse Regioni per l’erogazione dei sevizi socio-assistenziali (sono comprese spese in immobili, personale, attrezzature, costi di affidamento a terzi, ecc.); (in euro pro-capite)
- importo medio di Reddito e Pensione di Cittadinanza sul totale della popolazione regionale: come derivanti dal database ad hoc di INPS; risorse mensili in euro per ogni cittadino
- spesa pubblica per le politiche del lavoro: sono incluse spese per interventi a favore del lavoro e dell’occupazione, della cooperazione e del collocamento della mano d’opera purché non destinati ad uno specifico settore; interventi nel campo del collocamento al lavoro; formulazione delle politiche generali del lavoro; promozione dell’occupazione giovanile, femminile e delle categorie svantaggiate; lotta alle discriminazioni in campo lavorativo; infrastrutture connesse al funzionamento del mercato del lavoro; osservatori sul mercato del lavoro; (in percentuale del PIL regionale)
Area previdenza
- spesa previdenziale su totale della popolazione anziana (over-65); assegno medio mensile sul totale degli over 65
- contributi sociali riscossi dagli enti di previdenza (Percentuale sul totale di PIL regionale);
- contributo medio a forme di previdenza integrative in rapporto al reddito medio (valore percentuale)
Area educazione e formazione
- spesa pubblica per consumi finali legati a istruzione e formazione (percentuale sul totale del PIL regionale);
- spesa media regionale per utente che usufruisce di asili nido (euro per bambino frequentante)
Indicatori strutturali che rappresentano il contesto socio-economico in cui si inserisce la spesa in welfare (indicatori di output):
Area sanitaria
- Meridiano Sanità Index (area “Stato di salute della popolazione”): valuta i risultati del sistema sanitario in termini di salute della popolazione attraverso un set di indicatori che comprende aspettativa di vita, mortalità, fattori di rischio per la salute degli adulti e dei bambini, tasso di prevalenza standardizzato per patologie croniche ad alto impatto e comorbidità; (indice sintetico di più indicatori);
- Meridiano Sanità Index (area “Efficacia, efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria”): valuta indicatori di appropriatezza di prescrizioni, prestazioni e ricoveri, che rappresentano anche delle proxy dell’efficienza organizzativa delle cure territoriali, indicatori di efficacia delle cure, un indicatore sulla degenza media in ospedale, la durata delle liste di attesa ed infine i livelli di immigrazione sanitaria per ciascuna Regione; (indice sintetico di più indicatori)
Area politiche sociali
- Tasso di disoccupazione a livello regionale (percentuale su popolazione over 15 anni);
- Percentuale di NEET (Not in Education, Employment or Training), (percentuale delle persone di età compresa tra i 15 e i 34 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione sul totale della popolazione di giovani della medesima fascia d’età della Regione);
- Cittadini inattivi (percentuale sul totale della popolazione);
- Part-time femminile involontario (lavoratrici con orario ridotto che dichiarano di avere accettato un lavoro part-time in assenza di opportunità di lavoro a tempo pieno) in quanto indicatore dell’esclusione delle donne nel mercato del lavoro; (tasso di part-time involontario tra occupati di 15 anni e oltre su 100 occupati part-time);
- Percentuale di famiglie in povertà relativa sul totale delle famiglie regionali;
- Indice di deprivazione abitativa: indice di affollamento delle abitazioni, misurato come numero di componenti della famiglia per metro quadro; (valori per cento)
Area previdenza
- Numero di pensionati ogni 100 abitanti;
- Partecipazione a forme pensionistiche complementari: percentuale di lavoratori che hanno sottoscritto una forma previdenziale complementare di secondo o terzo pilastro (fondi negoziali, fondi aperti o Piani Individuali Pensionistici);
Area educazione e formazione
- Tasso di dispersione scolastica (percentuale di studenti – sul totale degli studenti di scuola secondaria di secondo grado – che non riescono a raggiungere il titolo di studio o che non hanno le competenze previste dal titolo formale);
- Posti disponibili negli asili nido autorizzati ogni 100 bambini della Regione tra 0 e 2 anni (posti ogni 100 bambini 0-2 anni)
La classifica completa 2023 del Welfare Italia Index:
1 Rispetto alle edizioni precedenti, si segnalano le seguenti modifiche agli indicatori: il KPI “spesa in Reddito e Pensione di Cittadinanza sulla popolazione regionale” è stato sostituito da “importo medio di Reddito e Pensione di Cittadinanza”; il KPI “beneficiari del sussidio di disoccupazione NASPI sulla popolazione attiva” è stato sostituito da “spesa pubblica per le politiche del lavoro in percentuale del PIL regionale”; il KPI “cittadini inattivi sulla popolazione in età lavorativa con più di 34 anni” è stato sostituito da “cittadini inattivi sulla popolazione in età lavorativa”; il KPI “numero di alloggi di social housing” è stato sostituito da “percentuale di famiglie in situazione di deprivazione abitativa”. Per calcolare le variazioni rispetto alle edizioni precedenti, sono stati ricalcolati a ritroso gli indici sintetici; per questo motivo, i numeri illustrati possono differire da quelli presentati nei Rapporti precedenti.
[2] Nota 1 in calce al comunicato