Whirlpool, i sindacati: se non si muove il governo si muoveranno i lavoratori.

Lavoratori della Whirlpool hanno bloccato l'autostrada Napoli-Pompei-Salerno all'altezza del casello dell'A3. I manifestanti si sono messi al centro dell'arteria e stanno tenendo un sit-in. Napoli 18 Settembre 2019.ANSA/CESARE ABBATE/
- pubblicità -
Il Ministero dello Sviluppo economico mantenga gli impegni assunti verso i lavoratori e confermi la convocazione del tavolo Whirlpool per il 20 gennaio, così come aveva a suo tempo promesso. Se non lo farà, saranno i lavoratori a mobilitarsi con iniziative nazionali in tutto il gruppo, per richiamare Governo e impresa alle loro responsabilità.
Dopo l’ultimo incontro di dicembre il Ministro Patuanelli si era impegnato a fare tutto ciò che poteva per risolvere la vertenza, a insediare un tavolo tecnico che apprestasse gli strumenti idonei e a riconvocare le Parti il giorno 20 gennaio. Da allora però tutto tace e non è arrivata nemmeno la conferma della convocazione.
Se qualcuno spera che a Napoli come negli altri stabilimenti di Whirlpool vinca la rassegnazione, sbaglia clamorosamente: i lavoratori non possono e non vogliono accettare né la chiusura di Napoli né il progressivo disimpegno della multinazionale dal nostro Paese.
Il Governo usi i propri poteri per indurre Whirlpool a rispettare gli impegni assunti a suo tempo con sindacato e Istituzioni. Se serve, vari nuove norme, poiché preservare fabbriche, uffici e centri ricerca è l’unico modo per difendere i cittadini che vivono di lavoro e per salvaguardare l’economia reale.

 

Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm

Kynetic agenzia web di Salerno specializzata nella gestione dei social network come Facebook, Instagram, Linkedin