Whirlpool; Palombella-Ficco (Uilm): “Lavoratori di Napoli chiedono al nuovo Governo riconvocazione del tavolo, rispetto accordi e proroga divieto licenziamenti”.

Workers of the US multinational appliance manufacturer Whirlpool stage a sit-in in front of the US Consulate in Naples, southern Italy, 04 December 2020. The workers have exposed some banners and shouted slogans against the closure, which occurred last 31 October, of the Neapolitan pole where high-end washing machines were produced. ANSA/CESARE ABBATE
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“I lavoratori di Napoli manifestano oggi a Roma, con una delegazione di 130 persone in sit-in dinanzi al Ministero dello Sviluppo economico, per chiedere al nuovo Governo la riconvocazione del tavolo permanente, il rispetto dell’accordo del 25 ottobre 2018 e la proroga del divieto di licenziamento, così da poter individuare soluzioni concrete che scongiurino la chiusura”. Lo dichiarano Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore elettrodomestici.
“In questi giorni – spiegano i sindacalisti – sono in atto scioperi in tutti gli stabilimenti del gruppo per mandare un segnale chiaro alla multinazionale: gli oltre 5.000 lavoratori italiani di Whirpool sono uniti nel rivendicare il rispetto del piano industriale, nel chiedere tutele e certezze per l’avvenire, nel contrastare qualsiasi ipotesi di chiusura. La Direzione aziendale e le Istituzioni devono sapere quindi che il sindacato dei lavoratori non intende arrendersi e continuerà a lottare fino alla individuazione di una soluzione che riporti al lavoro i 350 lavoratori del sito di Napoli e che dia garanzie di lungo termine sulla permanenza di Whirpool nel nostro Paese”.
“Fino ad oggi – concludono Palombella e Ficco – nonostante le tante promesse della politica, la ripresa in atto nel settore degli elettrodomestici e il fatto che Whirlpool abbia disatteso un accordo sottoscritto nel 2018 proprio presso il Ministero dello Sviluppo economico, non siamo riusciti ad ottenere un sostegno fattivo e risolutivo. Speriamo che il nuovo Governo abbia la volontà e la autorevolezza per schierarsi al fianco dei lavoratori a difesa dell’industria e dell’occupazione. Non è in gioco solo il futuro di centinaia di famiglie, ma anche la credibilità delle istituzioni italiane nei confronti di una multinazionale che presume di poter violare impunemente gli accordi presi”.
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