Whirlpool, sindacati sollecitano tavolo al Ministero.

Un momento del presidio all'esterno del Consolato USA degli operai della Whirlpool che protestano contro la decisione della multinazionale americana di chiudere il sito partenopeo, Napoli, 23 Luglio 2020. ANSA/CESARE ABBATE
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“Non è più procrastinabile il confronto con l’azienda e con la proprietà americana, il 31 di ottobre, data di annuncio di chiusura dello stabilimento di Napoli è ormai drammaticamente prossimo. Ancora una volta si evita il confronto sulle prospettive industriali degli stabilimenti italiani a partire proprio da quello partenopeo.
I temi da affrontare con estrema urgenza sono la prossima scadenza degli ammortizzatori sociali e i carichi produttivi, anche a fronte dell’aumento dei volumi; in particolare quello delle lavatrici rende ancora più incomprensibile la chiusura di Napoli contraddicendo quanto firmato nel 2018 e disattendendo l’applicazione del piano industriale. Da questi temi è necessario partire per affrontare un confronto serio e fuori dai confini dei ricatti aziendali.
FIM FIOM e UILM nel richiederlo con forza, confermano lo stato di agitazione con il blocco degli straordinari e delle flessibilità su tutto il territorio nazionale”.
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