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“Bisogna riconvocare al più presto il tavolo al Ministero dello Sviluppo economico con tutti gli attori presenti nell’ultimo incontro prima della pausa di agosto. Il 31 ottobre si avvicina e la decisione di chiudere la fabbrica di Napoli appare ancora più ingiusta se si considera che la domanda di mercato si sta riprendendo e che abbiamo segnali di aumento generalizzato delle produzioni negli altri stabilimenti italiani, comprese le produzioni di lavatrici. Ciò rende ancor più inaccettabile il venir meno agli impegni assunti nel 2018”. Lo dichiarano Gianluca Ficco, Segretario nazionale Uilm e Responsabile del settore degli elettrodomestici, e Antonello Accurso, Segretario generale della Uilm Campania.
“Il Governo si è detto pronto in linea di principio a incentivare gli investimenti necessari a un rilancio del sito di Napoli – sottolineano Ficco e Accurso – ma ribadiamo che su questa vertenza bisogna passare dai proclami e dalle dichiarazioni di solidarietà a fatti concreti, che impediscano a Whirlpool di sottrarsi ai propri impegni”.
“Più in generale – concludono – occorrono norme e provvedimenti efficaci contro le delocalizzazioni, che da una parte penalizzino chi chiude per produrre in paesi a basso costo e dall’altra incentivino chi investe e crea occupazione”.