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“Nell’incontro ancora in corso sta emergendo che, nonostante le ripetute promesse, il Governo non garantirà la continuità occupazionale ai lavoratori ex Whirlpool di Napoli, i quali quindi in futuro dovrebbero essere richiamati dalle imprese del costituendo consorzio non prima di essere collocati in naspi. Purtroppo ciò accade proprio oggi che sono stati spesi per la prima volta ufficialmente i nomi di alcuni imprenditori interessati al progetto di reindustrializzazione del sito”.
Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Antonello Accurso, segretario della Uilm Campania.
“Più in particolare – spiegano Ficco e Accurso – ci è stato detto che a portare avanti il piano di rilancio in questa fase è il Consorzio Campania Sistema, di cui fanno parte 54 aziende con Adler come capofila; tuttavia in seguito dovrà essere costituito un nuovo consorzio, specificamente con i soggetti impegnati nel piano di reindustrializzazione e con la stessa Invitalia, su richiesta sindacale. Ci è stato anche detto che alcune imprese dovrebbero essere pronte entro il 15 dicembre, ma le più grandi potrebbero avere bisogno di tempi più lunghi. Inoltre siamo stati informati di una criticità nel negoziato fra il Consorzio e Whirpool relativamente alle condizioni di trasferimento del sito di Napoli, dovuta a problematiche edilizie e urbanistiche. Ma, in ogni caso, il costituendo consorzio chiamerebbe i lavoratori dalla naspi, senza quella garanzia di continuità occupazionale che più volte era stata promessa ai lavoratori. Il problema è che in questo modo non abbiamo alcuna garanzia sui tempi e sui modi del reimpiego. Soprattutto noi chiediamo un percorso che offra l’opportunità di lavorare a tutti i trecento lavoratori ex Whirlpool, senza il rischio che qualcuno possa rimane e fuori”.
“Inoltre domani – concludono Ficco e Accurso – incontreremo Whirlpool per cercare di rivedere in meglio le condizioni di chiusura del rapporto di lavoro, a incominciare dalla cifra della transazione di buonuscita”.