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La convocazione ufficiale ancora non c’è, per ora è solo ufficiosa la data del 20 gennaio per il nuovo incontro al ministero dello Sviluppo sulla vertenza della Whirlpool di Napoli. Ne aveva parlato il ministro Patuanelli al termine dell’ultima riunione, il 27 novembre scorso, con sindacati, azienda e Regione Campania, confidando evidentemente che le parti continuassero a monitorare lo scenario di una possibile soluzione per poi discuterla e approfondirla al tavolo ministeriale.
In realtà, a quanto pare, tutto o quasi è rimasto allo stesso punto. E cioè: Whirlpool ha inviato come richiesto al Mise il dossier sul futuro dello stabilimento, confermando la data del 30 marzo per concludere la propria esperienza produttiva e ribadendo al tempo stesso la disponibilità a proseguire il dialogo con gli svizzeri di Prs, gli unici che si sono detti interessati ad un progetto di riconversione dell’impianto ma finora mai ascoltati e in ogni caso bocciati subito da lavoratori e sindacati.
“Dopo l’annuncio di oggi dell’inesistenza di alternative per lo stabilimento di Napoli della Whirlpool nessuno può mostrarsi stupito. È un fallimento della cattiva politica che noi avevamo, purtroppo, previsto. È un fallimento che ha responsabilità precise. Quella del governo nazionale, incapace di gestire il rapporto con la multinazionale Whirlpool. Quella della Regione Campania gestita da De Luca, che ha cercato di spacciare una fumosa delibera, partorita sull’onda della spinta dell’opinione pubblica, per un piano industriale. Ora i dipendenti dello stabilimento di via Argine e il nostro tessuto produttivo rischiano di pagare un prezzo altissimo all’incapacità di questa politica. Noi chiediamo alla Whirlpool di attendere il tempo delle elezioni con l’impegno di presentare, dopo averla concordata con loro e col sindacato, una vera proposta di rilancio dell’industria del bianco in Campania”. Lo scrive in una nota Severino Nappi, Il Nostro Posto.