Oggi la nuova generazione, che vive nella velocità, che usa tablet, selfie, smartphone, web, internet, guarda contemporaneamente moda, arte, cinema, video, food, vino, viaggi, diciamo tutto, in estrema velocità, usa dunque praticare la moda – nella velocità – per fare arte. È in definitiva un confine molto labile ma che fa capire come l’arte e la moda compongono un progetto visivo contemporaneo, anche per il fatto che “arte artigiana” vuole dire principalmente “pezzo unico”.
In Italia le “botteghe” artigiane sono il ricordo degli antichi mestieri e dei maestri d’arte, nascono nuovi brand dove il luogo comune è l’antica e minuziosa ricerca, artigianalità, rigore del bello, il fatto a mano. Tra questi Hanna Moore Milano che ha presentato la Linea Crazy Charlotte, un suo progetto inedito sull’accessorio sospeso sul filo dell’arte, un passato che si intreccia con il presente.
La linea accessorio, coerente su un percorso di ricerca fra unicità della forma e modernità del materiale, è mossa dalla curiosità che la stimola a cercare concetti nuovi, non banali, forme inedite, una sofisticazione che porta alla manualità originale, infatti Crazy Charlotte presenta elementi – le antiche “sporte”, borse da donna, cappelli, una produzione che diventa, come elemento diversificatore, un prodotto unico, arte pura, artigianato di grande qualità, hand-made abbinato alla raffia, al cotone, alla seta, al lino, flash di emozioni d’arte per aprire una strada nuova, unica e originale, per una elevata qualità del prodotto che rimane sempre artigianato di alto livello, per cui un pezzo unico.
Insomma, da un lato il “Made in Italy” e la produzione artigianale e dall’altro flessibilità, capacità di adattarsi e trasformazione, novità dei materiali, degli accessori, dei colori e della qualità, andando così a rafforzare il marchio di un’azienda già di per sé vincente.
La collezione attuale prende ispirazione da una grande passione per le cosiddette tecniche manuali “antiche” (ferri, intrecci e uncinetto), Hanna Moore Milano è un’azienda con solide radici nel passato ma che al tempo stesso è sempre proiettata nel futuro.
Press: Cristina Vannuzzi