Va a Vanessa Gravina il Premio Penisola Sorrentina per il personaggio femminile. Attrice sensibile e poliedrica di cinema, fiction e teatro, la Gravina è appena tornata in tv ne “Il Paradiso delle Signore”, in onda su Rai Uno dal 14 ottobre, dove veste i panni della protagonista Adelaide di Sant’Erasmo, fortunato personaggio della serie in onda dal 2015.
“Mi diverto molto con Adelaide perché lei mi distrae da me stessa, e questa è la cosa più bella. Adelaide più che cattiva è una donna molto determinata – ha detto l’attrice all’AdnKronos – ed è un personaggio difficile perché è fuori dal tempo, è una donna molto forte che se vuole raggiungere un obiettivo lo raggiunge.”
Per entrare appieno nel ruolo di Adelaide di Sant’Erasmo, la Gravina si è ispirata a personaggi come Crudelia Demon e confessa che la seria televisiva, articolata in 160 puntate, regalerà moltissimi colpi di scena.
Se Adelaide è una vera e propria dark lady come l’ha definita Lorella Cuccarini, Vanessa coniuga dolcezza e determinazione. Classe 1974, nata e cresciuta a Milano, la Gravina è stata catapultata nel mondo dello spettacolo in fasce, quando, a soli sei mesi, è stata la protagonista di una pubblicità di passeggini per Carosello. Nel 1981, a 7 anni, debutta nella trasmissione radiofonica Torno subito di Diego Cugia. Quattro anni dopo, nel 1985, esordisce sul grande schermo con il film Colpo di fulmine, regia di Marco Risi, ottenendo una nomination al Nastro d’argento come migliore attrice esordiente.
Da lì l’inizio della fortunata carriera costellata da una serie di successi alternando tv (La piovra 4, La piovra 5, Incantesimo, Centro vetrine) e teatro (nel 1991 Strehler la scelse per La donna del mare di Henrik Ibsen, al Piccolo Teatro di Milano, recentemente Liliana Cavani le ha affidato il ruolo della protagonista ne Il Piacere dell’Onestà di Luigi Pirandello) passando attraverso la pubblicità dove ha posato per campagne pubblicitarie a opera di fotografi quali Fabrizio Ferri, Richard Avedon, Gilles Tapie, Angelo Frontoni e Oliviero Toscani.