A Venezia il film auttobiografico di Paolo Sorrentino.

Italian filmmaker Paolo Sorrentino (center), (back L-R) Italian actors Toni Servillo, Marlon Joubert, Teresa Saponangelo, Filippo Scotti and Luisa Ranieri, pose at a photocall for 'E' stata la mano di Dio' during the 78th annual Venice International Film Festival, in Venice, Italy, 02 September 2021. The movie is presented in the Official competition 'Venezia 78' at the festival running from 01 to 11 September. ANSA/CLAUDIO ONORATI
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E’ stata la mano di Dio, il film di Paolo Sorrentino dichiaratamente personale, intimo, autobiografico in cui ripercorre la sua adolescenza a Napoli di tanto amore e altrettanto dolore con la perdita dei suoi genitori a 16 anni, è diverso da tutti i suoi precedenti come storia, ambientazione, stile cinematografico. Il film della svolta? “Ero qui a Venezia 20 anni fa con il mio primo film, L’uomo in più, interpretato da Toni Servillo (che qui invece interpreta suo padre (ndr), mi piace pensare che questo sia un nuovo inizio”, dice il regista all’ANSA.

Un film in cui con grande coraggio fa i conti con il suo passato segnato appunto da quella tragedia dopo la quale capì meglio cosa voleva fare da grande, ossia il cinema e trasferirsi a Roma.

“C’è voluto più coraggio a scriverlo che a farlo, perché poi sul set, anche se ci sono stati momenti emozionanti, ci sono le scelte e i problemi pratici che ti salvano e ti fanno superare quasi del tutto le paure. Mi sono deciso ora – prosegue il premio Oscar per La Grande Bellezza – forse perché ho l’età giusta, quella in cui si fanno i bilanci, ho fatto 50 anni, e tutto quell’amore vissuto e tutto quel dolore potevano essere declinati in un racconto cinematografico, mi sono sentito insomma abbastanza grande o maturo per affrontarlo”.

Nella storia il giovane attore Filippo Scotti è Fabietto, l’alter ego del regista, “con la stessa timidezza, inadeguatezza che ricordavo di avere da ragazzo”.

Toni Servillo e Teresa Saponangelo interpretano i suoi genitori, “non ci ha chiesto di essere fedeli ma di ricordarli come una coppia molto innamorata”, spiega Servillo che sin dall’inizio della collaborazione ormai ventennale con Sorrentino era predestinato prima o poi ad interpretare il genitore (“me lo aveva promesso: ‘quando troverò la giusta distanza’ sarai mio padre in un film che prima o poi farò”, ricorda Servillo).

Prodotto da Lorenzo Mieli e Paolo Sorrentino, una produzione The Apartment, società del gruppo Fremantle, È stata la mano di Dio uscirà in cinema selezionati il 24 novembre e su Netflix il 15 dicembre 2021. (ANSA).

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