Giovedì 7 aprile alle ore 12.00 nella sala Burri, al secondo piano del Museo e Real Bosco di Capodimonte, sarà presentato il catalogo della mostra Andrea Bolognino. Cecità, accecamento, oltraggio (edito da Artem). Saranno presenti l’artista, Sylvain Bellenger direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte e Angela Tecce presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee-Museo Madre.
La mostra Cecità, accecamento, oltraggio (fino al 18 aprile 2022), a cura di Sylvain Bellenger, con l’assistenza di Luciana Berti e l’assistenza tecnica di Francesca Dal Lago, è il settimo appuntamento del ciclo di mostre-focus Incontri Sensibili, con cui il museo fa dialogare artisti contemporanei con opere della collezione storica: in questo caso i disegni di Andrea Bolognino sono posti in dialogo con uno dei capolavori più noti della collezione, la Parabola dei ciechi (1568) di Pieter Brueghel il Vecchio.
La mostra Cecità, accecamento, oltraggio propone fin dal titolo una stretta relazione con l’enigmatico dipinto del maestro fiammingo. Ne derivano tre temi che Bolognino ha riunito sotto una più ampia riflessione sul rapporto tra arte e scienza: la simulazione della rappresentazione scientifica, con l’inserimento di schemi e grafici, la simulazione del disturbo della visione, attraverso un disegno abbreviato e oscuro, l’ipervisione, effetto degli sviluppi tecnologici contemporanei. In mostra sono esposti 24 disegni (tra cui un trittico composto da tre fogli) in cui l’artista concilia disegno oggettivo e soggettivo per evidenziare la relazione tra rappresentazione artistica e conoscenze scientifiche. Alcune delle opere, realizzate su carta a matita, carboncino, pastello, acquerello e acrilico diluito, sono disposte su basi inclinate, in continuità con la logica espositiva del Gabinetto dei disegni, del quale è presente a Capodimonte un esempio tra i più ricchi e prestigiosi in Italia. Infine, il grande trittico che completa l’allestimento è dedicato all’accecamento inteso come caduta fisica e simbolica, del quale l’artista coglie le diverse fasi: abbandono, percezione della caduta, tentativo di rialzarsi.
Scrive Luciana Berti in un saggio del catalogo “il foglio bianco è già saturo, è il vuoto di tutte le configurazioni possibili di forma e colore da fendere con il segno [Andrea Bolognino] Molteplici sono stati i riferimenti di cui si è nutrito l’artista per approdare alla realizzazione dei 24 disegni in esposizione, dalla Parabola dei ciechi di Pieter Bruegel, al Luca Pacioli di Jacopo de’ Barbari – iniziale suggestione – passando per altrettante variegate letture, quali Memorie di cieco di Jacques Derrida, La macchina mondiale di Paolo Volponi, Bathygraphica. Disegni e visioni degli abissi marini di Emanuele Garbin. Da questi titoli deriva la riflessione di Andrea Bolognino sulla possibilità di conciliare il disegno scientifico, che non può lasciare spazio al vuoto immaginativo poiché la scienza occidentale si rapporta al nulla in maniera problematica, con il disegno prettamente artistico, che si nutre, al contrario, dei vuoti: domande che non necessariamente sono seguite da una risposta. Disegno dopo disegno, è riconoscibile nell’approccio a questa tecnica, che è prima di tutto una modalità del pensiero, la tensione ad armonizzare linee differenti.
scheda editoriale:
Andrea Bolognino
Cecità, accecamento, oltraggio
a cura di Sylvain Bellenger
in libreria: aprile 2022
formato: 15×24 cm
allestimento: brossura
pagine: 64
illustrazioni: circa 60 a colori
lingua: italiano, inglese
ISBN: 978-88-569-0860-2
prezzo: 10,00 euro