Dieci anni fa Mario Fasciano, compositore e batterista napoletano con mezzo secolo di rock alle spalle, realizzò un disco prezioso, un album per le Edizioni Paoline e che risulta ancora oggi il più venduto dal 2012 ad oggi dell’importante casa editrice. Il titolo era “Anima e cuore” e raccoglieva e valorizzava i brani di un popolare autore partenopeo del passato: S. Alfonso Maria de’ Liguori, proclamato Dottore della Chiesa 150 anni (nel 1871) fa e notissimo nel mondo per “Quando nascette ninno”, poi diventata “Tu scendi dalle stelle”. In quell’occasione andò in scena anche un concerto live nel Duomo di Napoli, con la partecipazione di Enzo De Caro, con i musicisti Roger King e Rob Townsend (collaboratori dell’ex Genesis Steve Hackett), il cantante dei Platters, Charlie Cannon, e il coro dei Megaris.
Ora in occasione del decennale del disco, Mario Fasciano tornerà nella cattedrale partenopea giovedì 19 maggio alle 19 con un nuovo concerto cui assisterà in prima fila anche monsignor Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli e grande appassionato musica, non solo sacra. Un concerto per organo, flauto, voce e percussioni, con ospite speciale il maestro Vincenzo De Gregorio, prete nella Arcidiocesi di Napoli, preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra, ex direttore dei Conservatori di Avellino e di San Pietro a Majella a Napoli, organista del Duomo di Napoli. Accanto a lui il flautista Giuseppe Barbato, oltre naturalmente a Mario Fasciano alla voce e alle percussioni. Un concerto prezioso nel quale verranno rieseguiti i brani di quel disco, compreso l’inedito con testo del giornalista e scrittore Pietro Gargano, “La leggenda di Santo Stefano” che sarà recitata dall’ex Nccp, Patrizio Trampetti. Fasciano riunirà in questo spettacolo l’antico e il moderno, il calore della napoletanità con un sound di respiro internazionale. In scaletta oltre gli 11 brani di quel disco anche due canzoni originali di Fasciano che ben si adattano al contesto sacro, ”’O nainanà” e “Che sogno”, eseguite con Trampetti. Nel cast del concerto anche il duo, percussioni e voce, Tribalafro, e l’autore e paroliere Vincenzo Incenzo.
Fasciano, che nel frattempo ha coniato per la sua musica lo slogan, “Nea Prog”, il progressive di Neapolis, il nome con cui i greci nel 475 a.C. chiamarono l’attuale Napoli, da anni è collaboratore della Rai per la quale ha curato la parte musicale di numerosi programmi, ha condiviso negli ultimi anni progetti con icone del rock come Ian Paice e Steve Morse dei Deep Purple, Rick Wakeman, tastierista degli Yes, con Nick Beggs dei Kajagoogoo o con il cantante/chitarrista Irio De Paola.