Si è tenuta a Napoli, presso l’Aula Magna Altiero Spinelli del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Federico II°, un’ulteriore tappa de “La Trappola dell’Azzardo”, un progetto ideato da BPER Banca e Avviso Pubblico, al fine di prevenire il fenomeno del gioco d’azzardo patologico, sempre più diffuso tra le giovani generazioni.
Quello del capoluogo campano è il quarto di una serie di incontri gratuiti rivolti sia a studenti e personale scolastico, con focus dedicati su come arginare il fenomeno del gioco d’azzardo tra i minori, sia a tutta la cittadinanza con l’obiettivo di dare ancora più consapevolezza dei danni all’economia provocati dal gioco d’azzardo, soprattutto a causa del riciclaggio di denaro sporco e del rischio legato a fenomeni di usura.
Il progetto, che ha già coinvolto altre tre città italiane da Nord a Sud del Paese – ed in particolare Roma, Torino e Genova – e che si concluderà il prossimo 10 maggio a Palermo, ha visto come relatori del mattino, con gli studenti e le studentesse del Liceo Eleonora Pimentel Fonseca, Giovanni Endirizzi, già senatore e coordinatore del IV Comitato su mafie e azzardo e Giulia Migneco, Responsabile comunicazione di Avviso Pubblico e co-autrice di “Lose for Life. Come salvare un paese in overdose da gioco d’azzardo” e “La pandemia da azzardo. Rischi, pericoli e proposte di riforma”.
Nel pomeriggio, presso l’Aula Magna Altieri Spinelli del Dipartimento Scienze Politiche dell’Università Federico II°, si è svolto l’incontro aperto alla cittadinanza, dal titolo “Interessi mafiosi e gioco d’azzardo: su chi puntiamo?”, al quale hanno partecipato anche un centinaio di studenti e studentesse del Master interateneo di II° livello in Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione.
Salvatore Pulignano, responsabile della Direzione Territoriale Campania-Puglia-Basilicata di BPER Banca, ha dichiarato: “BPER con questo progetto ha deciso di assumere anche un ruolo sociale all’interno di questo fenomeno. La nostra Banca vuole essere parte attiva nel porre l’attenzione sui rischi e pericoli del gioco d’azzardo patologico e già nel tempo ha attuato diverse azioni per tutelare i propri clienti e le loro famiglie, affiancandole con un’attività di sensibilizzazione e informazione. Anche qui in Campania il riscontro di adesioni e l’interesse verso l’argomento sono stati notevoli”.
Renato Natale, Vicepresidente di Avviso Pubblico e sindaco di Casal di Principe (Ce), ha aggiunto: “I dati sul giocato rilevati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e relativi all’anno 2021 sono impressionanti: si parla di 111 miliardi di euro di raccolta tra gioco fisico e online. Una cifra stratosferica, che supera di gran lunga i bilanci dei quasi 8 mila comuni italiani. La situazione è peggiorata durante la pandemia, quando i punti fisici di scommesse sono stati temporaneamente chiusi, spalancando di fatto il mercato dell’online, che ormai è predominante. In questa rinnovata dimensione vengono attratti sempre più giovani. Dei 12 milioni di conti gioco aperti nel 2021, 1 milione e 300 mila sono riconducibili a giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni. Possiamo quindi dire che sono loro i destinatari favoriti dell’azzardo in rete, anche minorenni. E in questo mercato gigantesco, difficile da controllare, operano anche le mafie che riciclano ingenti quantità di capitali accumulati illegalmente. Le maggiori agenzie investigative del Paese, a partire dalla Direzione investigativa antimafia, inserisce il gioco d’azzardo tra i principali settori di interesse della criminalità organizzata, insieme al traffico di droga.
Il gioco d’azzardo per molte famiglie si trasforma in una vera e propria emergenza economica che pesa sulle strutture sociali dei comuni. Ecco perché per Enti locali e Regioni la riduzione dell’offerta d’azzardo è non solo auspicabile, ma anche un modo per tutelare le persone esposte al rischio dipendenza e usura”.