Dall’amore tossico al femminicidio, revenge porn e violenza: incontro con i parenti delle vittime, nel segno di Dante Alighieri

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Ornella Pinto ammazzata a coltellate davanti al figlio, Arianna Flagiello spinta al suicidio dal fidanzato picchiatore, Tiziana Cantone umiliata sul web per vendetta e trovata morta impiccata, Nunzia Castellano, ammazzata a Posillipo da chi l’amava “troppo”. Si parlerà di loro e di altre vittime di violenza di genere e di femminicidio, sabato 14 ottobre, alle ore 18, alla Suryael Yoga School di Napoli (via Lomonaco, 3, zona Chiaia, accanto al liceo Umberto).

Una lunga scìa di sangue da mesi segna le cronache da mesi, ormai, con numeri da brivido, e vive il suo epicentro in regioni, come la Campania, nella quale le aree di degrado sociale sono particolarmente presenti soprattutto a ridosso della cinghia metropolitana. Gli ultimi casi delle ragazzine stuprate e filmate nel Parco Verde di Caivano e l’omicidio di Anna Scala da parte del marito, a Piano di Sorrento, sono solo le ultime tappe di una Via Crucis senza fine delle donne di cui è necessario parlare, sempre, ovunque, per informare, prevenire, indurre a denunciare, come accadrà sabato alla Suryael Yoga School che coniuga le normali attività fisica e mentali con iniziative di testimonianza sociale e progetti di pubblica utilità.

Il  convegno si rifà a una celebre frase dell’Inferno di Dante che introduce i versi su Paolo e Francesca e che per la prima volta raccontava di un “femminicidio”, di un amore malato e di una vendetta tragica e ingiusta, “Amor ch’a nullo amato”.

All’incontro parteciperanno alcuni parenti delle donne uccise per raccontare a una platea di giovani donne e mamme, ma anche di uomini, per capire la “genesi”di un amore tossico che può diventare morbosità, minaccia, botte, omicidio, vendetta.

Alla Suryael Yoga School, della dottoressa Elisa Grella, già protagonista di progetti sociali nelle scuole e nelle carceri, si entrerà nel racconto di storie vere, con video e testimonianze autentiche organizzare e gestite dal giornalista e scrittore napoletano Luca Maurelli, che partirà da dati agghiaccianti: tra l’1 gennaio e l’1 ottobre di quest’anno in Italia sono stati commessi 256 omicidi, con 90 vittime donne, di cui 75 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 47 hanno trovato la morte per mano del partner o dell’ex partner.

“Un’emergenza che non trova risposta nelle pur drastiche normative. La strada dell’informazione, che possono percorrere iniziative come la nostra, può essere un piccolo ma utile contributo sul tema dell’amore tossico e del sottile confine tra morbosità e delirio di controllo, che spesso scatena la furia omicida di uomini malati di sentimenti patologici che però vivono e si muovono in una società che non ne riconosce la pericolosità, prima che entrino in azione”, è il parere di Luca Maurelli.

Al dibattito parteciperanno gli psicoterapeuti Carla Buccino, esperta di tematiche femminili, Mirco Feltracco, specializzato nell’analisi delle dinamiche infantili rispetto ai lutti, la giornalista del Mattino Maria Chiara Aulisio, e Andrea Raguzzino, avvocato ed editore.

L’incontro si svolge con il patrocinio del Sugc, il Sindacato Unitario dei Giornalisti italiani, e della casa editrice Jack Edizioni e la partecipazione dell’associazione “La Principessa azzurra”. In sala anche l’avvocato penalista, impegnata da sempre nelle battaglie in difesa delle donne, Elena Coccia, e la professoressa Margherita Interlandi, docente di Diritto amministrativo e già componente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Napoli.

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