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#Divinarcheologia: con questo hashtag, in occasione del Dantedì e delle celebrazioni per i settecento anni dalla morte di Alighieri, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli presenterà in anteprima digitale, su Facebook ed Instagram, alcune opere dell’esposizione dedicata a “Mitologia e storia della Divina Commedia nelle Collezioni del MANN”.
La mostra “Divina Archeologia”, realizzata con il conteributo della Regione Campania, aprirà il prossimo 14 settembre e resterà in calendario sino a marzo 2022.
”Annunciamo nel DanteDì la data simbolica scelta per l’inaugurazione – dichiara il direttore del MANN, Paolo Giulierini – come è noto, Dante morì a Ravenna il 14 settembre del 1321, e una collaborazione importante è stata attivata con il Classis Ravenna- Museo della città e del territorio. Tanti sono i miti, gli eroi, i personaggi della storia antica che si incontrano nella Divina Commedia e il MANN è una miniera di riferimenti iconografici. Pochi sanno che un’immagine di Dante con veste purpurea e corona d’alloro campeggia su una volta del nostro Museo, opera ottocentesca dell’artista Paolo Vetri. Divina Archeologia sarà anche l’occasione per celebrare il legame fortissimo tra Virgilio e Napoli, dove si trova la sua tomba: prima di san Gennaro il poeta latino era considerato un ‘protettore’ della città e un mago, come testimonia il celebre mito dell’uovo di Virgilio. Un percorso che ci porterà con una serie di podcast dedicati, anche fuori dal MANN, fino al lago d’Averno e non solo. E inviteremo istituti e docenti a tenere lezioni su Dante nelle nostra sale e nell’auditorium“.
L’anteprima digitale della mostra partirà giovedì 25 marzo alle 8.30: scelta come simbolo della campagna la statua marmorea di Diomede, proveniente da Cuma ed “immortalata” in uno splendido scatto di Luigi Spina. L’eroe greco fu fido compagno di Ulisse nel furto del Palladio: anche per questa impresa, in cui mostrò coraggio ed, al contempo, grande capacità di ordine inganni, è collocato con Ulisse nell’ottava bolgia del cerchio dei fraudolenti (Inferno, XXVI). Dal mito di Diomede a quello di Ulisse: al più celebre viaggiatore di tutti i tempi sarà dedicato il post con l’affresco che rappresenta una scena della guerra di Troia; nel reperto, ritrovato a Pompei, è raffigurato il momento simbolico del dramma, quando, cioè, i Troiani portano all’interno delle mura il cavallo di legno, condannando in tal modo la città alla distruzione. L’inganno del cavallo è una delle trame per cui l’Alighieri punisce idealmente Ulisse nella prima cantica della Commedia. Più volte nominato in relazione ad Ulisse ed al Centauro Chirone, c’è anche Achille che, inserito tra i Lussuriosi dell’Inferno, è uno dei protagonisti del Dantedì virtuale del MANN; saranno postati online due affreschi: “Achille a Sciro” (dalla Casa dei Dioscuri di Pompei), che ritrae il momento in cui Ulisse e Diomede smascherano l’eroe, mandato presso la corte di Licomede per sfuggire alla guerra di Troia; Achille è in abiti femminili al centro della scena e regge lo scudo, trattenuto da Ulisse (a destra) e Diomede (a sinistra). Ancora, sarà condiviso l’affresco con Achille ed il centauro Chirone, citato nel XII canto dell’Inferno: il centauro Chirone fu maestro del Pelide ed, in questo affresco da Ercolano, è raffigurato giovanissimo mentre apprende l’arte della lira.
I personaggi presentati nell’anteprima digitale del Dantedì sono solo alcuni dei protagonisti della mostra “Divina Archeologia”: grazie all’esposizione, sarà possibile viaggiare con mitologia, archeologia e letteratura, in un suggestivo dialogo tra i versi del poeta ed i reperti del MANN.