Un successo di critica e di pubblico che ha spinto la direzione a prorogare la mostra, grazie alla disponibilità dei numerosi prestatori. “Un caravaggesco verace, ma infedele, a scadenza. – lo ha definito il critico d’arte Marco Vallora sulle pagine de La Stampa – seguace infedele e progrediente in quanto disegnatore, frescante e sporadico incisore”. “Una raccolta monografica completa che ha la capacità di interpretare in chiave lirica Caravaggio togliendogli la drammaticità in nome di una visione più intimista” aveva commentato il critico Vittorio Sgarbi in visita nei primi giorni di luglio alla mostra. “Le opere presenti nell’esposizione mostrano l’evoluzione di un Battistello verso una vigorosa adesione al nuovo linguaggio caravaggesco, ma sempre da una posizione autonoma: il solo fatto che un cospicuo nucleo di suoi disegni sia riemerso dalle collezioni del Nationalmuseum di Stoccolma marca una differenza rispetto a quello che sappiamo (o crediamo di sapere) in merito all’assenza di disegni di Caravaggio, che mai ne avrebbe eseguiti” scrive sul Mattino lo studioso Riccardo Lattuada, mentre Stella Cervasio, dalle colonne di Repubblica sottolinea il confronto in mostra, voluto dai curatori, tra la pittura di Battistello e la scultura: “Le opere di Battistello dialogano con le statue di Bernini, Fanzago e Naccherino, a sottolineare la plasticità della figura. Tant’è che i personaggi delle grandi tele di Battistello sembrano uscire e venirci incontro, non più frontali come in Caravaggio, ma spesso ritorti su se stessi, profondamente veristi, come tableaux vivants di storie della religione, ammonitori e severi. Bronzei. Dove il colore bronzo è il tufo di Napoli intriso d’oro, appesantito dalla morale di un popolo. In questa mostra si vede benissimo come Battistello di avvicina e si allontana dal Merisi, dimostrando di voler cercare un proprio stile anche al di là del caravaggismo e dell’orgoglio di “primo allievo”.
E per l’occasione i Servizi educativi del Museo-Le Nuvole propongono al pubblico una speciale visita guidata alla mostra di Battistello Caracciolo domenica 2 ottobre 2022 ore 11.30 al costo di 7 euro a persona, acquistabile in biglietteria o on line al seguente link.
Complessivamente domenica 2 ottobre si potranno ammirare ben cinque mostre in corso: Il patriarca bronzeo dei Caravaggeschi: Battistello Caracciolo (1578-1635) dalle ore 10 alle ore 17.30 in sala Causa, le opere nel Cellaio del Real Bosco di Salvatore Emblema (dalle ore 10 alle ore 17.30), Oltre Caravaggio. Un nuovo racconto della pittura a Napoli (dalle ore 10 alle ore 17.30) e Flavio Favelli “Interno con marmi” inserita nel ciclo “Incontri sensibili” appena inaugurata, in dialogo con il Ciborio di Santa Patrizia di Cosimo Fanzago. Sarà l’ultimo weekend per visitare, dalle ore 8.30 alle ore 19.30, la mostra Cecily Brown. The Triumph of Death inserita nel ciclo di mostre focus L’Opera si racconta.
Domenica 2 ottobre 2022 sarà chiuso il terzo piano con la sezione di Ottocento e di Novecento, l’arte contemporanea e la sezione di mostra Salvatore Emblema.
Il Real Bosco e il parco saranno aperti nei consueti orari, compresa la Chiesa di San Gennaro e il Cellaio con la mostra Salvatore Emblema, salvo avverse condizioni meteo.
Le sale del museo saranno allietate, sabato e domenica, dalla musica al pianoforte del M° Rosario Ruggiero e dalle performance della Compagnia Arcoscenico (Rodolfo Fornario e Antonella Quaranta).
Il pubblico è invitato a condividere le emozioni della visita sugli account ufficiali del Museo e Real Bosco di Capodimonte:
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