Un duo d’eccezione, due amici e colleghi, due generazioni che sul palco della 73° edizione del Festival di Sanremo canteranno un inedito inno contro le violenze di tutte le guerre: Edoardo Bennato sarà ospite di Leo Gassmann venerdì 10 febbraio, in occasione della serata delle cover in cui eseguiranno un medley che racconta i grandi paradossi della società nello stile unico “bennatiano”, graffiante e ironico: A cosa serve la guerra (tratta dal disco “L’uomo occidentale”, 2003), L’isola che non c’è e Il Rock del Capitano Uncino (tratti dall’album “Sono solo canzonette”, 1980).
Tre canzoni, non canzonette o favole, diverse tra loro ma che hanno come fil rouge la ricerca di uno sguardo incantato per scovare la speranza in un futuro migliore, contro il concetto di guerra e contro i soprusi di qualsiasi genere.
Queste le parole di Edoardo Bennato: «Io e Leo cantiamo canzoni e siamo consapevoli che non si può cambiare il mondo con le canzonette. Il nostro obiettivo è quello di attingere emozioni e carica propositiva dal pubblico e restituirgli emozioni e propositività».
Il “pirata” del rock made in Bagnoli, punto di riferimento dell’anticonformismo musicale e ideologico, si esibirà sul palco di Sanremo per la seconda volta nella sua carriera artistica: era il 2010 quando, in qualità di super ospite nella terza serata del festival, ha cantato alcuni dei suoi successi, Il Rock di Capitan Uncino, Un giorno credi e un’indimenticabile versione È lei, e un’interpretazione del meraviglioso brano di Luigi Tenco, Ciao amore, ciao, legato indissolubilmente a un tragico festival, quello del 1967.
50 anni fa il suo disco d’esordio Non farti cadere le braccia, pubblicato nel 1973. Ora Edoardo Bennato sul palco del Teatro Ariston per “accompagnare” il suo giovane amico e collega Leo Gassmann, per cui nutre una profonda stima, umana e professionale: «Con Leo c’è stata una buona intesa fin dal primo momento, quando, qualche anno fa, ci incontrammo in un concerto (all’interno di Imaginaction, Festival internazionale del videoclip, ndr) nell’area dell’aeroporto di Forlì. Spesso parliamo di problemi geopolitici e di ecologia. Recentemente abbiamo inciso insieme un brano che si chiama Io vorrei che per te che recita: “Finché nel cielo c’è il sole, finché nell’aria c’è il vento, non resteremo mai al buio e nessun motore sarà spento”. Siamo perfettamente consapevoli che non si può cambiare il mondo con le canzonette; però con Gassmann c’è stima reciproca, per cui quando mi ha invitato a partecipare con lui nella serata degli ospiti al festival ho accettato volentieri».
Leo Gassmann è in gara a Sanremo 2023 con il brano Terzo Cuore, che sarà presente nel suo nuovo album “La Strada per Agartha”, in uscita il 24 febbraio su tutte le piattaforme digitali e in formato fisico, e che conterrà “Io vorrei che per te”, singolo cantato da entrambi e dedicato dal cantautore napoletano alla figlia Gaia.