Prosegue con successo “Extra Moenia. La Città esplosa”, la rassegna a cura dell’Associazione Domenico Scarlatti sul territorio della VII Municipalità di Napoli presentata nell’ambito di Affabulazione, progetto sostenuto dal Comune di Napoli – Napoli città della Musica – con il contributo del Fondo Unico per lo spettacolo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura.
Come da programma (consultabile sul sito www.extramoenia.cloud) gli appuntamenti di questa settimana, sempre con ingresso gratuito e prenotazione obbligatoria al sito www.extramoenia.cloud, sono i concerti: “Romantici” venerdì 25 novembre ore 19 presso la chiesa di Sant’Antonio di Padova a Carbonelli, Corso Secondigliano, 479. Con Eleonora Amato violino, Stefano Innamorati pianoforte; “Donizetti amore e morte” sabato 26 novembre ore 19 Chiesa dei Santi Cosma e Damiano a Secondigliano, Via Vittorio Emanuele III, 98. Con Gabriella Colecchia mezzosoprano, Gianni Gambardella pianoforte, Giovanni Allocca voce recitante. Regia di Antonio Mocciola.
ROMANTICI 25/11/2022 ore 19.00
Sant’Antonio di Padova a Carbonelli
Corso Secondigliano, 479, 80144 Napoli
Eleonora Amato violino, Stefano Innamorati pianoforte
Programma
Robert Schumann (1810-1856)
Tre Romanze per violino e pianoforte Op. 94
- Nicht schnell (Non veloce)
- Einfach, innig (Semplice, intimo)
- Nicht schnell (Non veloce)
Sonata per violino e pianoforte n. 1 in la minore Op. 105
Mit leidenschaftlichem Ausdruck (Con espressione appassionata)
Allegretto
Lebhaft (Vivace)
***
Giuseppe Martucci (1856-1909)
Tre pezzi per violino e pianoforte Op. 67
- Andantino con moto
- Allegretto
- Allegro passionato
Sonata per violino e pianoforte in sol minore Op. 22
Allegro passionato
Andante con moto
Allegro molto
DONIZETTI AMORE E MORTE 26/11/2022 ore 19.00
Napule comm’era
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano a Secondigliano
Via Vittorio Emanuele III a Secondigliano, 98, 80144 Napoli
Gabriella Colecchia mezzosoprano, Gianni
Gambardella pianoforte, Giovanni Allocca voce recitante, Regia di Antonio Mocciola
Napoli, ottobre 1844. Gaetano Donizetti, il grande musicista e compositore bergamasco, sta per lasciare la città dove ha abitato più a lungo, e che lo ha molto amato (e talvolta contestato). Consumato dalla sifilide, che lo ucciderà tre anni dopo, il Maestro, quasi cinquantenne, prepara la valigia della partenza per Vienna, dove lo aspetta l’ultima sua composizione, Dom Sebastien. Nel chiudere la casa dove visse e morì il suo matrimonio con Virginia, spentasi a solo 28 anni, ricorda frammenti di vita, confusi dallo stato obnubilante della malattia. E l’orgoglio si mescola al rimpianto, la tenerezza al dolore, la lucidità alla follia. Nella stanza accanto, dove spirò l’amata moglie, una voce lirica intona alcune arie del suo repertorio cameristico, fino ad un prezioso brano mai eseguito in tempi moderni, la cui partitura è in possesso degli autori. Dietro quella porta, mai più riaperta dopo la scomparsa di Virginia, Gaetano Donizetti ha chiuso per sempre Amore e Morte.